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Autoriflessione su ruolo passato, presente e futuro del Comitato viabilità tellina

CRONACA - 07 04 2022 - Comitato

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/lettera aperta

RIFLESSIONI sulla vicenda del sottopasso di San Giacomo e soppressione passaggi a livello in Comune di Teglio compreso quello del ponte con annesso semaforo

 

Dopo la riunione di sabato 26 marzo, indetta dal Sindaco, dove sono emerse novità, stravolgenti, ci sembra doveroso, fare una riflessione, sul ruolo passato, presente e futuro del comitato viabilità tellina.

La riunione e il suo buon esito, almeno sembra,  è stato ripreso dalla stampa locale, che ha riportato le parole del sindaco, e dei presenti, parole che sembrano garantire l’intoccabilità del ponte di San Giacomo e del suo semaforo.

Come comitato siamo soddisfatti di questo risultato anche se ci rimangono alcuni dubbi e zone d’ombra che spigheremo in seguito.

Un doveroso ringraziamento va dato a tutti i cittadini che hanno sostenuto in vario modo questa protesta civile, al gruppo coltivatori, a tutti  i presenti e non per ultimo va ringraziato il Signor Sindaco ELIO MORETTI , l’ assessore ING.FILIPPINI che hanno mantenuto la promessa fatta durante il primo incontro, un grazie di cuore a tutti.

Detto questo, il comitato invita indistintamente tutti i cittadini a mantenere alta la guardia; insieme bisogna controllare che le promesse vengano mantenute, perché vogliamo partecipare in modo attivo, vogliamo salvare il nostro paese, come pure tutto il fondovalle tellino, ancora relativamente integro e verde.

Quello che ci domandiamo è: cosa sarebbe successo se non ci avessimo provato?

Legittimo e doveroso chiedersi il perché di un’inversione di rotta così radicale dopo tanta enfasi e proclami che tutti abbiamo sentito e letto sui giornali. Ci piacerebbe sentire una spiegazione del perché un progetto in stato molto avanzato e recentemente un mese di rilievi sul tracciato che tutti hanno potuto vedere ( saranno pure costati), è stato improvvisamente scartato. Certo, se andava….il disastro era fatto!

E ora la stessa cosa sembra possa avvenire a Valgella e Tresenda e sarebbe un’altra opera inutile!

Ma ora abbiamo imparato che INSIEME SI VINCE.

 

Come tutti abbiamo potuto udire, il Signor Sindaco, ha promesso che seguirà le direttive indicate dal comitato, ma noi aspettiamo una conferma scritta con progetto, programma, costi, impatto ambientale e sociale, per poter condividere con tutti i cittadini la validità dell’opera alternativa al sottopasso e viabilità alternativa del precedente progetto.

Abbiamo visto con piacere che anche l’associazione COLDIRETTI  ha preso posizione avvallando la nostra richiesta, per un ponte alternativo alla chiusura del passaggio a livello in zona Bosche, ci chiediamo come mai hanno aspettato finora!

Auspichiamo una futura collaborazione con COLDIRETTI, per salvaguardare il fondovalle da ogni consumo di territorio inutile e dannoso, li invitiamo perciò a coinvolgere tutti i coltivatori, non solo quelli della sponda orobica, ma anche i viticoltori, perché questa è la bellezza e la ricchezza del nostro Comune.

A parole il problema di San Giacomo sembra risolto, anche se la viabilità del ponte ha bisogno di migliorie non più rinviabili e da noi già richieste in precedenza, ma mai esaudite, però si apre il capitolo Tresenda.

Durante la riunione è stato presentato dal Sindaco e dall’Assessore un progetto di sottopassaggio carrabile in zona VALGELLA . Questo progetto coinvolgerà nuovamente gli abitanti di San Giacomo e di Tresenda per cui sarà indispensabile avviare una fattiva collaborazione, superando ogni sentimento di campanilismo ormai fuori dal tempo. Lo stesso deve essere per cittadini di Teglio paese che devono capire come questi discorsi di salvaguardia del territorio di fondovalle sono una opportunità collettiva, anche il turista o il visitatore che sale, passando in un fondovalle integro, in un contesto vivibile e piacevole, certamente ne avrà una sensazione positiva con un ritorno di immagine utile e  magari anche la voglia di rimanere più a lungo.

 

Un ultimo accenno, COME  PURO ESEMPIO, alla quantità di denaro previsto per queste opere sostanzialmente inutili (si parla di più di 40 milioni di Euro); una cifra decisamente elevata che più proficuamente potrebbe essere utilizzata per rendere energeticamente autonomo, con energie rinnovabili, tutto il Comune.

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