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Covid-19: i ricoverati al Morelli salgono a dieci, nessuno in terapia intensiva

CRONACA - 24 09 2020 - Redazione

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In una settimana i pazienti covid-19 ricoverati al quarto piano del primo padiglione del Morelli sono saliti a 10, due in più, di cui sei donne e quattro uomini, in larga parte provenienti dalle Case di riposo. Nonostante il lieve aumento la situazione continua ad essere tranquilla, anche perché, dopo il picco di 15 registrato a metà agosto, non si è verificato il temuto incremento, ma la guardia deve rimanere alta perché si avvicina la stagione fredda e non si può prevedere cosa succederà. 

 

≪L'esperienza di questi mesi ha dimostrato che le misure di sicurezza sono fondamentali per prevenire il contagio - sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito -, è necessario quindi mantenere un atteggiamento corretto, indossando la mascherina o mantenendo la distanza di sicurezza. In particolare, i ragazzi devono comportarsi come è richiesto loro a scuola anche quando si trovano con gli amici per proteggere se stessi e gli altri. Se saremo bravi come lo siamo stati finora riusciremo a superare questa fase difficile e a tornare alla vita di sempre≫.

 

I pazienti ricoverati al Morelli, nessuno dei quali si trova in Terapia intensiva, vengono curati nella fase acuta della malattia e assistiti, se necessario, fino alla scomparsa del coronavirus certificata dal doppio tampone negativo. Una volta guariti, nel breve, nel medio e nel lungo periodo vengono seguiti attraverso l'ambulatorio di follow up per curare eventuali disturbi legati in particolare alle difficoltà respiratorie e alla tosse cronica e per valutare lo stato di salute generale. All'Ospedale Morelli prosegue inoltre l'attività ordinaria nei reparti, negli ambulatori e presso il Pronto Soccorso che garantiscono cure, visite, accertamenti diagnostici e interventi in emergenza urgenza. Attualmente sono ricoverati 160 pazienti, gli stessi livelli di alcune settimane orsono.

 

Per quanto riguarda l'attività ospedaliera negli altri presidi dell'Asst Valtellina e Alto Lario, a Sondrio sono ricoverati nei diversi reparti 230 pazienti, 23 a Morbegno e 20 a Chiavenna. L'attività ambulatoriale, seppure frenata dalle norme di sicurezza che allungano i tempi necessari per ciascuna prestazione, è ripresa a pieno ritmo con l'obiettivo di smaltire l'arretrato di prenotazioni accumulato a causa della sospensione durante i mesi della fase acuta dell'emergenza sanitaria.

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