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In ricordo di don Alberto Panizza

CRONACA - 29 04 2020 - Ivan Bormolini

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/don Alberto Panizza

(Di I. Bormolini) In questi giorni la nostra città, ha pianto la scomparsa di di Gino Ricetti per tutti lo storico bidello.

Non voglio aggiungere altro in merito a questo cittadino benemerito; sono convinto che le parole di Benedetto Della Vedova da noi pubblicate, racchiudano oltre al ricordo, anche quel senso di profonda gratitudine e vicinaza che l'intera nostra città, deve a questa figura impressa nel cuore di alcune generazioni.

 

Ieri, i tiranesi e l'intera comunità parrocchiale hanno appreso la notizia della morte di don Alberto Panizza, sacerdote che per molti anni ha attivamente collaborato nella vita della parrochia.

Nato a Cologna nel 1928, la sua comunità lo accoglieva con solenne processione il 28 giugno 1958 come novello sacerdote.

Nella storica parrocchia della Santissima Trinità, il giorno successivo don Alberto celebrava la sua prima Santa Messa.

 

Giunto a Tirano come collaboratore, successivamente alla scomparsa di don Erio Bertoletti, dopo anni di intense esperienze in altre parrocchie, la sua figura di sacerdote era diventata a tutti cara e ben voluta.

Era presente ovunque, fra gli anziani, fra i malati, nelle famiglie e non scordava mai i giovani dell'oratorio.

Densa era stata la sua reggenza della parrocchia durante il lungo periodo di malattia del provosto Monsignor Tullio Viviani. Lo stresso era avvenuto in seguito con i prevosti e vicari che negli anni si sono succeduti alla guida di San Martino e dell'oratorio parrocchiale Sacro Cuore.

 

Voglio ricordare don Alberto, anche nella vita di tutti i giorni: sovente lo si incontrava nell'edicola di via XX Settembre, dove era solito acquistare il quotidiano. Nelle ore del primo pomeriggio, lo si vedeva camminare tra i viali della città, oppure nei marciapiedi delle zone pereferiche. Amava passeggiare e non disdegnava mai un saluto o una chiaccherata con chi incontrava.

Era spesso seduto tra i banchi della parrocchiale, immerso nella lettura del Breviario. Nella celebrazione delle Sacre Funzioni, le sue omelie erano sempre un invito alla riflessione sul vero significato della Parola del Signore.

 

Anche le sue pubblicazioni sul Bollettino parrocchiale “Le Camapane di San Martino”, costiutivano degli insegnamenti, perchè la grande caratura intellettuale di don Alberto, ben sapeva affrontare con coraggio anche tanti temi inerenti le difficoltà e le problematiche della vita di tutti giorni.

Nel suo predicare dagli amboni dell'altare maggiore, oppure nel parlare con la gente, ben sapeva come rapportarsi, non mancavano assieme alle mai vane parole, l' espressività dei suoi occhi, capaci di comunicare sentimenti, oppure il benevolo e confortante sorriso che dipsensava.

 

Nel bagaglio dei ricordi personali, lo ricoro come attentissima figura nel corso pre-matrimoniale e come sacerdote celebrante del mio matrimonio.

Grazie don Alberto!

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