Intervista di Rosanna Fiorina al "cittadino tiranese" Ferrari Bernardo Gabriele

I Tiranesi, i turisti, gli alunni, i contadini ringrazieranno per l'idea del ponte militare a Stazzona. Mi puoi sintetizzare in poche parole il tuo pensiero riguardo la mia Lista Civica per le prossime elezioni comunali?

Ritengo che le donne siano la metà del cielo, che sono forti, creatrici di vita e combattive come leonesse che difendono i loro piccoli.

Le donne hanno una sensibilità speciale, sono il pilastro delle famiglie e si impegnano nel lavoro in modo maggiore per poter avere la stessa considerazione in questa società fallocratica e pallocratica.

Mi ricordo che all'epoca del Sindaco Maganetti i 20 consiglieri erano tutti uomini. Confesso che avevo un sogno nel cassetto: fare una lista di sole donne. Ma Lao Tze diceva: "Essere grandi significa andare avanti e andare avanti significa rimanere soli". Nessuna donna ha risposto al mio appello su Centro Valle.

Ora invece i tempi sono maturi e la lista mi sembra che rispetti la realtà della società per il bene nostro e dei nostri figli.

Attualmente la città abduana, una terra fra due fiumi e due ferrovie, mi sembra poco vivace, spenta, con una cappa opprimente di menefreghismo, sporca, con attività di ogni tipo che chiudono ecc.

Vi auguro un lungo e proficuo lavoro.

Chi è "il cittadino tiranese"?

Condensare le mie esperienze in poche righe è una impresa titanica, ma ci proverò. Confesso che ho vissuto.

Sono nato a Madonna 71 anni fa, nella casa in cui abito attualmente. Scuole elementari a Madonna, poi Aggiustatore Meccanico a Tirano e infine Perito Elettronico a Milano. Vacanze estive mensili in autostop a Parigi, Stoccolma, Londra, Napoli ecc.

Nel 1966 durante l'alluvione di Firenze ero uno degli innumerevoli Angeli del fango a Palazzo Strozzi.

Ho lavorato a Milano per 10 anni in un settore tecnico-commerciale girando l'Italia da Torino a Trieste, da Roma all'Aquila ecc. Poi il ritorno alle radici come rappresentante in Valtellina a Sondrio (ascensori e materiale edile)

Sono sposato da 41 anni, ho due figli e una meravigliosa nipotina Elena. 

Come membro del G.A.T. (Gruppo Archeologico Tiranese) abbiamo fatto importanti scoperte preistoriche sui dossi solatii della valle. 

Ho stampato 3 libri e collaborato per la parte valtellinese con la Tipografia Menghini di Poschiavo per un ponderoso volume passato alla storia: "L'alluvione senza confini", con testo in italiano - tedesco e DVD a colori.

Sono stato consigliere di ITALIA NOSTRA sez.di Sondrio per 10 anni e presidente PRO LOCO negli anni 90.

Appassionato da sempre di antiquariato ho contribuito per 30 anni alla pulizia gratuita per senso civico di mezza Piazza Basilica, lato ufficio postale, ora vergognosamente chiuso da anni. Ho fondato con alcuni amici tiranesi e svizzeri il mensile IL TIRANESE SENZA CONFINI, una sinergia con notizie italo-svizzere.

Non hai nessun rimpianto?

Sì. Mi aveva cercato, nel 1989, Maurizio Costanzo per andare a Roma al Teatro Parioli a presentare il mio libro fresco di stampa IL CASTIGAMATTI, ma ero in vacanza in Maremma con la famiglia e l'occasione da prendere al volo mi è sfumata.

Un vero peccato perchè era una vetrina a livello nazionale.

Hai un sogno nel cassetto?

Sì. Dopo aver fatto il servizio militare a Bracciano (Roma) dove andavo a spasso alla testa di 12 carri armati Sherman modificati con obice 105/22 mi è rimasta la voglia di fuoristrada... Vorrei trovare e comprare una Ford Mutt 4×4, una evoluzione perfetta della mitica Jeep MB, già posseduta a suo tempo. Ora, da alcuni anni, sono felicemente in pensione ma continuo nel mio ruolo di cittadino "senza peli sulla lingua" ( titolo tra l'altro del mio secondo libro del 1988).

Per concludere, ti direi, cara Rosanna, di fare vostro il mio motto: "Il cittadino vede e il Comune provvede".

Rosanna, buon lavoro a tutti e che la forza sia con voi.