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L'assessore regionale Massimo Sertori: "Tirano e il suo ruolo strategico"

CRONACA - 10 05 2019 - Ivan Bormolini

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/Massimo Sertori e Pietro Del Simone

Giovedì sera, presso la sala del ristorante Ai Portici di Tirano, si è tenuta un'importante conferenza che ha visto come protagonista Massimo Sertori che ricopre la carica di Assessore Regionale agli Enti Locali e alla Montagna.

Ad introdurre l'intervento di Sertori è stato il candidato sindaco di Tirano per la lista N° 3 Progetto “Un futuro per Tirano” , Pietro Del Simone.

 

Un breve inciso di quest'ultimo, ma molto chiaro: "Ho conosciuto Massimo Sertori ancor prima della sua ascesa in politica, apprezzandone le doti imprenditoriali; un uomo capace, schietto, propositivo, ma soprattutto costruttivo.

A suo tempo - aggiunge Del Simone - indipendentemente dalla militanza politica, la collaborazione e l'intesa con Massimo Sertori è divenuta ampia anche per il bene di Tirano, con la sua elezione a Presidente della provincia di Sondrio.

Tutto questo - conclude Pietro Del Simone - apre oggi ad ottime prospettive di collaborazione per un buon esito del nostro impegno atto a restituire a Tirano la sua centralità mandamentale ed il peso che merita nelle decisioni della Provincia e della Regione".

 

Altrettanto esaustivo è stato l'intervento di Sertori, che in primo luogo non ha mancato di evidenziare con chiare parole l'impegno costante e continuo profuso dal Del Simone in merito alle questione tangenziale.

"Se oggi la tangenziale di Tirano è un'opera cantierabile e finanziata, - ha detto Sertori - è merito anche del suo attivo interessamento e instancabile lavoro, che non è mai venuto meno, ma si è dimostrato lungimirante, attivo per il bene di Tirano e del mandamento.

Se penso ad alcuni anni fa, le tangenziali valtellinesi erano un sogno nel cassetto. Ma se devo fare memoria dell'iter che ha condotto a rendere fattibili queste opere, allora non posso far altro che citare, tra tanti altri protagonisti, quello che voi cittadini di Tirano chiamate “il Galet”, che si è profuso con ogni forza, al fine di raggiungere questo obiettivo, interloquendo con ogni possibile canale istituzionale. Io non entro in alcun modo in nessuna polemica, su chi o coloro che si sono avvallati il merito di aver portato a casa la tangenziale a Tirano.

Tutttavia, ricordo bene la riunione del Collegio di Vigilanza, svoltosi nella sala consigliare del comune di Tirano, alla presenza anche dell'allora Asssessore Regionale Cattaneo, oltre ad organi isitutzionali.

L'accordo di programma ci ha dimostrato una strategia vincente, che si è tradotta nelle realizzazione delle strade della bassa valle, così poi da poter utilizzare i ribassi d'asta di Morbegno per la tangenziale di Tirano, per la quale lo Stato investirà ulteriori 90 milioni di euro su una spesa prevista di 145".

 

"Ma la tangenziale di Tirano, non è solo - ha aggiunto Sertori – un traguardo raggiunto; ad opera una volta conclusa, per la stessa città e l'intero mandamento, rivestirà un fondamentale passo avanti.

La città ed il comprensorio si devono mostrare attente in una serie di inziative ed opere mirate all'attrazione di nuovi e sempre maggiori flussi turististici. Il tutto si traduce in azioni che passano dalla riqualificazione della stessa Tirano, sino ad un'attiva collaborazione mirata all'ulteriore sviluppo di un turismo che comprenda un'ampia zona, per tutto questo la tangenziale giova sotto molteplici aspetti.

Oggi, la nostra provincia si trova in un momento storico particolare e strategico, di questo anche Tirano ne fa ovviamente parte, pensiamo all'incremento delle risorse idriche, ad una prospettiva di aggiudicazione delle Olimpiadi ed alla loro positiva ricaduta sul comprensorio valligiano e tiranese.

E' intensa l'attività che si sta facendo in Regione, questa passa da molteplici aspetti, tra i quali, vi è, un sempre monitorato ed attento lavoro di miglioramento della rete ferroviaria, ma non per ultimo un'attenta visione dell'organizzazione sanitaria valtellinese, che comprende indiscutibilmente anche l'ospedale Morelli.

Il mio impegno è massimo, costante e giornaliero. Il tutto però deve collimare con una rappresentanza locale forte e che collabori in una visione univoca.

Un buon amminastratore locale non deve guardare solo all'ordinario, ma allo straordinario, quindi alla capacità di cogliere il futuro e le sue opportunità.

Tutto questo si traduce, nelle condizioni di esaltare e promuovere il territorio e le sue peculiarità. Ma aggiungo - ha concluso Sertori - ancora un ultimo fattore, quello dei giovani, i quali, dopo i loro studi, guardino al nostro territorio come una risorsa professionale, senza dover essere obligati a cercare lavoro in altri luoghi".

 

Ivan Bormolini

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