Nel ricordo di Bruno Ciapponi Landi

(Di I. Bormolini) La Città di Tirano e l'intera Provincia di Sondrio, piangono la scomparsa di Bruno Ciapponi Landi, deceduto all'età di 75 anni.

Impossibile qui menzionare la sua densa e instancabile attività che lo ha visto rivestire in tanti anni, diversi importanti ruoli nel panorama storico e culturale della nostra Tirano e dell'intera provincia.

Storico di grande caratura, giornalista e pubblicista, insegnante, nella sua vita si è sempre distinto in ambito professionale, politico-amministrativo, scolastico e culturale, partecipando attivamente alla vita di vari sodalizi del mondo associativo e del volontariato.

Diverse e variegate le sue ricerche ed altrettanto ricche le sue pubblicazioni giornalistiche, sia nelle vesti di direttore del Corriere della Valtellina, che sul quotidiano la Provincia di Sondrio, dove soprattutto su “L'Ordine” ci ha fatto conoscere personaggi locali e vicende legate alla storia della nostra valle.

Lo ricordiamo nelle vesti di presidente della Società Storica Valtellinese, per il suo ruolo di fondatore e direttore del Museo Etnografico Tiranese; è stato inoltre direttore del Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio, delegato provinciale del FAI, solo per citare alcuni degli importanti incarichi che aveva rivestito.

Numerose erano state onorificenze a lui conferite negli anni, tra cui quella di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Voglio qui ricordarlo nelle vesti di assessore alla Cultura e all'Istruzione del nostro comune, un impegno istituzionale che lo aveva visto distinguersi per aver dato vita a lungimiranti iniziative nel decennio 2004-2014.

Straordinario il suo grande impegno nell'anno del Cinquecentenario, ammirabile era stata la sua attività organizzativa in tal senso; di notevole impronta era stato il ruolo di coordinatore in diverse pubblicazioni e ricerche redatte proprio per celebrare i cinquecento anni dell'Apparizione.

Bellissima era stata l'idea da lui promossa, di introdurre ogni anno, nel giorno del Santo Patrono, la cerimonia della Benemerenza Civica che aveva visto consegnare questo riconoscimento a diversi personaggi tiranesi, i quali, nella loro carriera si erano distinti per la crescita e lo sviluppo di Tirano e non solo.

Oltre a tanti progetti, studiati e attuati, cito quello di intitolare ad alcuni meritevoli tiranesi nuove vie, il suo in quell'ambito era stato uno studio davvero intenso al fine di dare nuova linfa alla toponomastica della città. Un vero peccato che ancor oggi, quella delibera sia rimasta incompiuta.

Nella sua intensa biografia, Bruno Ciapponi Landi aveva spesso rivestito il ruolo di cerimoniere in varie manifestazioni provinciali e tiranesi.

Personalmente ho avuto modo di conoscere l'amico Bruno Ciapponi Landi, in ambito culturale e nel suo ruolo di assessore.

Ricordo la sua disponibilità quando gli chiedevo come avere fonti particolari per le mie ricerche storiche pubblicate sul mensile “Il Tiranese senza Confini” e su questa testata.

Mi aveva coinvolto nel progetto da lui redatto per la ricorrenza dei duecento anni della Banda Cittadina Madonna di Tirano, era stato davvero interessante pubblicare fotografie e ricerche della lunga storia di questo sodalizio musicale.

Mai scorderò le sue parole quando si era deciso di porre fine alla bella e lunga avventura redazionale de “Il Tiranese senza Confini”, in quell'occasione mi disse: “Ho letto nel tuo editoriale una gran brutta notizia, un vero peccato chiudere una così bella fonte di informazione, cultura e altre rubriche. La città ha perso un valore aggiunto che ti ha visto tra i principali promotori e redattori, sono sicuro che non vorrai lasciar cadere e vanificare questa tua grande passione”.

Ciao Bruno Tirano e la Valtellina hanno perso un grande personaggio che negli anni ha saputo promuovere lo sviluppo culturale e non solo della nostra città e della nostra valle. Giungano alla famiglia le sentite condoglianze anche dalla nostra redazione.