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Norme meno rigide per entrare in Svizzera

CRONACA - 22 01 2022 - Guido Monti

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La Confederazione elvetica ha adottato nuove e meno rigorose regole anti covid per poter fare ingresso nel suo territorio. Da sabato 22 gennaio entrano in vigore direttive che consentono agli interessati di varcare il confine più agevolmente.

 

In particolare chi è vaccinato o guarito viene esentato dalla presentazione di un tampone negativo, tanto molecolare che antigenico. Ai soggetti non vaccinati, tenuti invece all'obbligo del tampone, non è però più imposto di sottoporsi a un secondo test entro 4-7 giorni dall'entrata in Svizzera. Ha dunque applicazione la regola 3 G che include vaccinati, guariti e negativi al tampone, mentre il modulo d'ingresso PLF - Passenger Locator Form - viene riservato a coloro che viaggiano in aereo o con bus a lunga percorrenza.

 

Il Consiglio federale elvetico ha inoltre deliberato la riduzione della validità del certificato di vaccinazione da un anno a soli nove mesi, con effetto dal 31 gennaio per essere riconosciuto dall'Ue, con cui è in corso un contenzioso sui trattati bilaterali. Per allentare il lavoro dei laboratori d'analisi si è anche deciso che dal 24 gennaio il certificato di guarigione, con esclusivo riferimento alla Svizzera, è riconosciuto con un semplice test antigenico dall'esito negativo.

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