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Ospedale Morelli: operative le alte specialità trasferite dopo il Covid

CRONACA - 02 08 2021 - Redazione

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Da ieri, domenica 1° agosto, le alte specialità che erano state trasferite all'Ospedale di Sondrio durante l'emergenza covid sono tornate ad essere operative al Morelli, secondo quanto disposto dalla Regione Lombardia. Individuato quale ospedale covid per la provincia di Sondrio, a partire dal marzo 2020 il Morelli ha accolto circa duemila pazienti: oggi i ricoverati sono sette, nessuno dei quali in Terapia intensiva. Proprio per garantire un reparto a supporto delle alte specialità, la Rianimazione nella quale erano stati ricoverati i malati covid in gravi condizioni è stata sanificata e in futuro, qualora si rendesse necessario, i pazienti valtellinesi verranno trasferiti in uno degli ospedali individuati dalla Regione quali hub per la Terapia intensiva.

 

L'unico reparto covid aperto è ospitato nel primo padiglione, mentre nel quarto sono ritornate le alte specialità. Nelle scorse settimane si è provveduto a riattivare la sala operatoria ubicata al primo piano seminterrato e sono state trasferite apparecchiature e attrezzature per l'attività chirurgica, compresi il letto radiotrasparente per la chirurgia vascolare acquistato di recente e l'"arco a c" per la diagnostica, già in uso a Sondalo in precedenza. Il trasferimento ha riguardato le équipe di medici originarie, anche nei numeri, in attesa di integrarle non appena si riusciranno a reclutare altri specialisti. Nelle scorse settimane al Morelli erano stati riaperti anche l'Ortopedia e il Punto nascita. Il Morelli è Ctz, Centro Trauma di Zona, con neurochirurgia.

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