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Tirano 25 marzo 1921: la morte del prevosto Albonico

CRONACA - 25 03 2021 - Ivan Bormolini

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/INDICAZIONE DELLA VIA DEDICATA A DON LUIGI ALBONICO DELIBERA COMUNALE N 131 DEL 1961
INDICAZIONE DELLA VIA DEDICATA A DON LUIGI ALBONICO: DELIBERA COMUNALE N 131 DEL 1961

(Di I. Bormolini) Oggi ricorre il centenario della morte del prevosto don Luigi Albonico. Esattamente il 25 marzo 1921, alle ore 5.00 si spegneva serenamente l'anima bella del Cav. Uff. don Luigi Albonico.

 

La cittadinanza addoloratissima ne dava il triste annuncio, i funerali venivano fissati per il 29 marzo alle ore 10.00, il necrologio ufficiale risaliva al giorno della dipartita.

Il 27 marzo anche il Corriere della Sera ne riportava il fatto tra gli annunci di morte; ampio e ricchissimo di particolari era stato un articolo pubblicato sulle pagine del Corriere della Valtellina del primo aprile 1921 “ da Tirano. La morte del prevosto”

In quell'ampio e dettagliatissimo redazionale, che definirei più come un editoriale vero e proprio si era ripercorsa l'intera vita del nostro don Albonico con tanta ricchezza di fatti parte dei quali li ho riportati in queste settimane.

L'autore dell'articolo non è riportato nella fonte e nemmeno a fine pezzo, dove viene detto che il venerato prevosto da poco tempo aveva cessato le sue belle istituzioni domenicali e le sue omelie.

 

Ciò avveniva dopo cinquantasette anni perché la sua vista si era affievolita al punto da rendere molto difficile la dovuta preparazione.

Riporto qui alcuni stralci di quell'ampio articolo:

“Si era abituati, a quella vecchiaia così vegeta e serena, che ci non pareva dovesse esserci rapito; aveva 90 anni, era sempre stato lavoratore indefesso nella sua Chiesa, lo si desiderava quindi sempre in mezzo a noi; non si pensava che il lavoro lo logorava sempre più e che sarebbe pur giunta l'ora nella quale ci avrebbe abbandonati... ”.

“ Dire bene di quest'uomo, di questo vero sacerdote è molto difficile: egli ha saputo mirabilmente accordare i due supremi effetti di Religione e di Patria: fu sacerdote integerrimo, piissimo e zelante e fu vero italiano... ”.

“ Fu poi uomo caritatevole al sommo: tutto quanto poteva avere destina agli altri: nessuno ha mai bussato invano alla sua porta; nulla aveva per sé e sempre disponeva per la Chiesa e per i poveri.

E la Chiesa la volle bella: non lo spaventavano le grandi difficoltà, desiderava abbellirla ed in parte vi riuscì prima della sua morte: e lui stesso fu uno dei principali oblatori.

Per questo è morto poverissimo: nulla ha lasciato all'infuori del mobilio e dei suoi poveri indumenti, e quanto pio e caritatevole altrettanto forte nelle difficoltà e nel reprimere il male.

Quanti sacerdoti cresciuti alla sua scuola e sparsi oggi nella vasta Diocesi ad operarvi il bene, quante anime da lui indirizzate alla perfezione cristiana e che oggi lavorano negli ospedali, nei ricoveri e negli asili d'infanzia!

 

“E Tirano non ha dimenticato tutto il bene operato da questo santo sacerdote e tutta accorse, senza distinzione di partiti, ai suoi funerali.

Essi seguiti martedì, riuscirono degni dell'uomo illustre. Vi parteciparono tutte le autorità e numerosissimo clero dei dintorni, oltre alla popolazione in massa. In Chiesa disse un commovente elogio funebre il Teologo Bonazzi; al cimitero parlarono l'arciprete Bellesini e Mons. Majolani.

Sul percorso del corteo tutte le case erano chiuse con la scritta: Lutto cittadino.

E veramente fu questo un lutto grande e difficile sarà colmare il vuoto lasciato dal nostro indimenticabile Prevosto....”

“La cara salma - si legge nell'ampio articolo citato - nella sera del 28 marzo fu portata

nell'Oratorio, di fronte alla Chiesa. ( Oratorio di San Filippo Neri o Battistero di San Pietro ).

Il 29 marzo alle ore 10.00 ebbero inizio i funerali che terminarono alle ore 13 al cimitero.

Proprio per dar maggiori indicazioni e ulteriori informazioni, che in questa brevità apparirebbero riduttive, ho pensato di ampliare questo mio ricercare e scrivere, di andare oltre e dedicare un ulteriore capitolo ai funerali dell'Albonico.

Prima di rimandarvi al vero momento dei funerali ed anche a ciò che i tiranesi avevano fatto l'anno dopo, desidero riportare uno scritto del 30 marzo 1921 a cura dei famigliari dell'Albonico.

 

“I fratelli, la sorella, i nipoti del compianto

 

Reverendissimo, Sac, Don LUIGI ALBONICO

da 57 anni Prev. V.F. Di Tirano

Cav, Uff, dei SS. Maurizio e Lazzaro

commossi per gli imponenti, straordinari funerali fatti ieri 9 corr. alle di lui venerate spoglie, e che riuscirono un vero trionfo pel caro Estinto ed un vero conforto per i parenti, ringraziano sentitamente quanti vi accorsero, ed il Commiato ordinatore che così li dispose.

Sentono il dovere di ringraziare soprattutto il rev. Clero, le autorità, le Associazioni religiose ed operaie ed il popolo tutto di Tirano; i reverendissimi Sacerdoti che vi dissero si belle e toccanti parole; l'onor. Amministrazione Comunale e la veneranda Fabbriceria di Tirano che vollero spontaneamente assumere le spese.

 

Tirano, 30 marzo 1921

 

(L'ultimo appuntamento sarà lunedì 29 marzo)

 

FONTE. In memoria e in ricordo del sacerdote Luigi Albonico. Tirano 25 marzo 1922, primo anniversario della sua morte. Opuscolo pubblicato a cura dei fratelli del sacerdote D. Luigi Albonico e gentilmente inviatomi dal Sig. Agostino Ramella. Nello stesso non sono indicate notizie riconducibili alla stampa e alla tipografia.  

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