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Tirano: via dei Castelli e dintorni tra incuria e immondizie

CRONACA - 28 10 2019 - Ivan Bormolini

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/Tirano: via dei Castelli

La via dei Castelli, così denominata per ricordare l'antichissimo medievale castello del Dosso ed il castello di Santa Maria, nel suo tratto finale, dall'intersezione con via Aprico verso la via Dosso, presenta situazioni davvero poco idilliache ed anche i dintorni non sono certo un bel vedere.

 

Durante la passata estate sono venuto direttamente a conoscenza che almeno uno dei proprietari di terreni confinanti con la carreggiata è stato raggiunto da una lettera raccomandata a firma del nostro sindaco.

La missiva, nata da una segnalazione, chiedeva di provvedere quanto prima al taglio dei rami del terreno indicato (mappale e foglio) citando il relativo articolo del Codice della Strada. Benissimo si è provveduto nell'immediato e giustamente a tagliare i rami.

Ora però auspico che anche altri facciano la stessa cosa e dico che il nostro primo cittadino ha fatto bene a prendersi carico della situazione.

 

Certo però, i rami che invadono la carreggiata non sono l'unico problema della via. La piccola piazzola al lato della strada, dov'è ubicata la campana per la raccolta differenziata del vetro, si presenta con una vegetazione totalmente incolta ed il tutto non è certo un segnale di decoro urbano. Sarebbe necessaria un po' di pulizia ed inoltre anche se pare scontato, va ricordato che tale luogo non è il sito per abbandono di sacchi neri e altri rifiuti se non il vetro conferito dentro la stessa campana.

La scena che ci troviamo di fronte alla citata campana non si configura con quella che era la bella vista del castello di Santa Maria. Infatti negli anni sono cresciuti alcuni alberi che impediscono ormai di vedere il castello ed una panoramica sulla zona del Campone e Cologna.

 

Tutta quest'area, privata o pubblica che sia richiede a mio parere un'adeguata manutenzione e pulizia ed anche il vicino canale delle acque che passa a lato, è ormai coperto da una incontrollata vegetazione a basso fusto.

Anche la vecchia stradina rurale da anni non più percorsa da mezzi agricoli a lato dello stesso canale, è ormai ridotta ad un sentiero pieno di erbacce. In questo caso o la si chiude definitivamente anche ai pedoni, oppure si provveda a ripristinare la indecorosa situazione.

Ora analizziamo la strada che sale verso la secentesca edicola votiva. Qui l'incuria dei terreni privati confinanti con questa carreggiata è ben più grave di quello di via dei Castelli. Alberi di grosso fusto con grandi rami invadono totalmente la strada quasi oscurandola. Nei momenti in cui soffia il vento il loro moto ondulatorio, fa capire che gli stessi possono divenire pericolosi per chi percorre la strada.

 

E' infatti a mia memoria che questo proliferare di alberi che hanno raggiunto notevolissime altezze, si è sviluppata su un terreno totalmente instabile fatto da terra lì depositata e derivante dai lavori di scavo di un'abitazione. Un tempo tutto questo era consentito ma ora è veramente giunto il momento metterci mano.

Sul lato opposto vedrei bene anche la posa in opera di guard rail, l'altezza del muro della strada è infatti notevole.

Il sottobosco che si è venuto a creare e la piazzola rimasta a bordo strada, è divenuto negli anni luogo ideale per l'abbandono di rifiuti di ogni genere in totale non rispetto del cartello di divieto ben visibile. Se all'incuria aggiungiamo anche l'inciviltà veramente non ci siamo contribuendo a dare alla via ed ai dintorni, davvero una brutta immagine di degrado che certo mal si sposa con le abitazioni della zona e con il vicino Castellaccio, uno dei simboli storici di Tirano.

 

Vi lascio una carrellata di foto che mostrano il tutto, auspicando che nel tempo si trovino adeguate soluzioni capaci di ridare a questo contesto periferico il giusto decoro.

 

Ivan Bormolini

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