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Tiziano Bianchini: "Dubbi sulla Tangenziale di Tirano"

CRONACA - 12 05 2021 - Sondrio in Azione

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/Tiziano Bianchini

Il prossimo autunno partiranno i lavori per la costruzione della Tangenziale di Tirano. L’opera vuole essere la soluzione per ovviare ai problemi della mobilità tiranese che nella sua configurazione odierna obbliga il traffico a transitare nel centro storico della città abduana.

 

Bianchini Tiziano, coordinatore della delegazione provinciale di Azione, partito di Carlo Calenda, afferma: “Concordiamo nella valutazione di urgenza effettuata e riconosciamo l’esigenza di trovare una soluzione alternativa alla mobilità tiranese. Il passaggio per il centro urbano va certamente eliminato, così come il passaggio a livello in località Trippi. C’è una effettiva necessità di rendere la nostra Valle pronta ad accogliere le Olimpiadi e quindi anche di risolvere le code negli orari di punta".

 

Negli ultimi mesi il gruppo di Sondrio in Azione si è avvalso di alcune consulenze effettuate da esperti e tecnici in mobilità e infrastrutture e a lungo si è discusso anche della questione della Tangenziale tiranese.

Tuttavia il risultato ad oggi presentato non sembra essere chiaro, e non potrebbe essere altrimenti considerata la documentazione messa a disposizione dal Comune di Tirano.

 

I punti di maggiore criticità, individuati nel progetto per ora a disposizione, sono a nostro parere i seguenti:

  1. La posizione delle rotonde, se ne contano quattro, sembrano troppe perché sia assicurato il rapido scorrimento - sostiene Bianchini - sarebbe interessante capire quali e quante saranno di percorrenza obbligatoria e quali si svilupperanno su piani alternativi rispetto alla SS38.
  2. La collocazione della Tangenziale, per sua conformazione naturale, non offre in maniera ottimale collegamenti rapidi con i punti focali della mobilità in città quali sono ad esempio la stazione ferroviaria e la zona industriale, rischiando in questo modo di non risolvere il problema della percorrenza dei mezzi pesanti e di continuare ad obbligare il transito dei tir per il centro storico.
  3. Il tratto che mostra più fragilità è la curva che precede la rotonda del Campone e la rotonda stessa. Il tratto è poco solivo e nei periodi invernali più freddi questo favorirà le gelate che nel migliore dei casi ridurranno di molto la velocità di percorrenza sulla curva. Nei casi più sfortunati potrebbe causare scivolate e conseguenti incidenti. La rotonda è stata inoltre posizionata in un punto strategicamente complesso, a metà della salita del Campone, e rischia di rallentare molto il traffico e di fungere da tappo che blocchi la statale e il traffico cittadino nelle ore di punta.

Non possiamo esimerci quindi dal constatare che, come spesso accaduto, si rischia di sprecare un’ottima chance di rinnovamento nella viabilità con un’opera non debitamente concepita. Ci auguriamo con questo comunicato di sollevare una discussione che sia proficua all’approfondimento di tale argomento al fine di consegnare al territorio tiranese la miglior soluzione possibile.

 

Tiziano Bianchini - Coordinatore Sondrio in Azione

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