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Truffa ai danni dello Stato: indagato ex primario di Sondalo

CRONACA - 14 01 2021 - Gdf

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/guardia finanza

I finanzieri della Guardia di Finanza di Sondrio hanno eseguito dei decreti di sequestro preventivo nei confronti 2 indagati (un medico già primario di un Reparto dell’Ospedale di Sondalo e l’amministratore delegato di una società fornitrice di protesi ortopediche), i quali, a seguito di un accordo corruttivo erano riusciti ad estromettere altri fornitori dalla procedura negoziata per l’aggiudicazione di impianti di stabilizzazione vertebrale. Il decreto di sequestro preventivo è stato eseguito anche nei confronti della società coinvolta.

 

In particolare i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Sondrio sono stati delegati dall’ex Procuratore della Repubblica valtellinese dott. Claudio Gittardi a svolgere indagini a seguito di un esposto presentato, nel mese di febbraio 2018 dall’Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Valtellina e dell’Alto Lario su presunte frodi nelle forniture (eseguite a partire dal mese di settembre 2016) di impianti ortopedici di stabilizzazione vertebrale prodotti da una società italiana interamente controllata da una società francese che ha portato l’Autorità giudiziaria ad ipotizzare, a carico degli indagati, i reati di corruzione (art. 81, 319 e 321 Cod. Pen.),  turbata libertà degli incanti (artt. 81 e 353 Cod. Pen.) nonché, nei confronti del medico, truffa aggravata ai danni dello Stato (artt. 61 nr. 7 e 640 comma 2 nr. 1 Cod. Pen.).

 

Nella vicenda, come premesso, sono risultati coinvolti un primario (che ha diretto un Reparto dell’Ospedale di Sondalo dal febbraio del 2016 al luglio del 2018), in concorso con l’amministratore delegato della società fornitrice dei citati impianti, che a seguito dell’ipotizzato accordo corruttivo avrebbe retribuito il menzionato primario tramite la corresponsione di consistenti utilità sotto forma di parcelle, consulenze e convegni (anche all’estero), nonché mediante il pagamento di spese di viaggio connesse alle attività lavorative del medico indagato, in ragione del decisivo contributo che lo stesso avrebbe fornito nell’indirizzare la scelta del contraente verso la società in parola, estromettendo dalla partecipazione alla procedura negoziata gli altri concorrenti fornitori di analoghi dispositivi ortopedici.

 

A conclusione delle indagini sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Sondrio il primario in parola e l’amministratore delegato della società, nonché la società fornitrice stessa per la responsabilità amministrativa dell’ente ai sensi dell’art. 25 D.lgs. n. 231/2001.

La società, peraltro, non aveva mai predisposto il modello contenente le misure di organizzazione, gestione e controllo idonee a prevenire la commissione degli illeciti penali, quali ad esempio, il reato di corruzione e di truffa aggravata ai danni dello Stato, nonostante la sua adozione sia imposta dall’articolo 6 del D.lgs. n. 231/2001.

 

I gravi indizi di colpevolezza emersi a loro carico in ordine alla commissione dei reati contestati ha fatto sì che il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Sondrio, Dottor Antonio De Rosa, su richiesta del Magistrato inquirente subentrato nell’indagine, Dottoressa Marialina Contaldo, Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica valtellinese, emanasse i provvedimenti di sequestro preventivo nei confronti del primario (per oltre 140.000 Euro quale profitto dei reati di corruzione e truffa commessi dal medico), dell’amministratore delegato della società fornitrice degli apparati ortopedici e della società stessa (per oltre 30.000 Euro quale prezzo della corruzione del medico).

All’amministratore delegato è stato inoltre notificata la misura personale interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’ufficio di amministratore delegato e qualunque altro ufficio direttivo.

 

L’attività di servizio condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Sondrio si inserisce nel quadro delle rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo volte a rafforzare l’azione di contrasto ai contesti illeciti connotati da maggiore gravità, integrando le funzioni di polizia economico-finanziaria con le indagini di polizia giudiziaria, al fine di incidere concretamente sul contrasto alle condotte corruttive in materia di spesa pubblica in grado di recare grave danno al Bilancio dello Stato ed al regolare funzionamento del sistema economico e dei mercati dei beni e dei servizi.

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