MENU

Un lungo pomeriggio afoso che più che in un consiglio comunale pare di essere in spiaggia

CRONACA - 06 07 2019 - Francesco Perego

CONDIVIDI

/consiglio comunale tirano

Preceduta da roboanti dichiarazioni: “nel primo consiglio comunale qualche sassolino dalle scarpe me lo toglierò” perché ”certo non mi fa piacere l’esito delle elezioni” e la responsabilità del deludente risultato elettorale è della “gente che ha voluto mantenere questo sindaco nonostante, fino al giorno prima, tutti quelli che sentivo dicevano che non aveva fatto niente in cinque anni. Invece lo hanno premiato”. E ora dico: Franco Spada sarà il loro Sindaco, non il mio di sicuro (La Provincia , 30.5.2019).

 

Ora non si capisce con chi abbia parlato la capogruppo della "minoranza A" durante tutta la campagna elettorale, ma si capisce benissimo perché abbia perso una lista scollegata dalla realtà e con un progetto senza futuro.

E così al primo consiglio comunale utile la signora Stoppani si è presentata armata di paletta e secchiello pieno di melma e sfodera subito, tra gli altri, due argomenti forti che ne connotano la preparazione e la linearità di pensiero, e che ci portano a dire che se Spada non sarà il suo sindaco per fortuna lei non è il nostro consigliere comunale.

Dichiara infatti che, secondo ”un argomento sottaciuto nelle linee programmatiche presentate e anche in campagna elettorale, parrebbe che l’attuale Amministrazione abbia in animo di concedere una porzione di palazzo Foppoli alla comunità islamica perché venga adibita a moschea”. E di questo dice di essere stata informata da un “islamico”(!?) del quale non sa o non può o non vuole rendere nota l’identità. Più che una notizia un gossip da spiaggia.

Nella sua risposta il sindaco definisce ”una follia anche solo l’idea che una amministrazione comunale trasformi un palazzo che ha funzione sociale in una moschea islamica” e rigetta queste affermazioni come prive di fondamento.

 

Al punto successivo, accusata l’amministrazione di immobilismo e di non aver realizzato nulla delle linee programmatiche presentate nel 2014, dichiara che bisogna però riconoscere” che un obiettivo tra quelli che la precedente amministrazione Spada si prefissava è stato realizzato: l’affidamento degli incarichi professionali secondo un principio di affidamento a rotazione. Così il piano del verde è stato affidato con incarico diretto a un attuale assessore, così la progettazione e direzione dei lavori di smantellamento delle coperture in amianto al Foro Boario è stato affidato ad un altro attuale assessore”.

Mirabile la chiosa “Una sorta di rotazione interna alla Giunta, ma pur sempre di rotazione si tratta”.

Nella sua replica il sindaco spiega quale è il criterio seguito, che la signora Stoppani da 15 anni in consiglio comunale dovrebbe ben conoscere. ”Non è la parte politica che decide gli incarichi di affidamento e io non mi permetterei mai di intervenire sugli uffici” che devono decidere. Agli uffici è stato chiesto di “tutelare il mercato locale e che ad argomenti specifici corrisponda una competenza specifica”.

E così gli uffici - prosegue il Sindaco - hanno affidato incarichi di progettazione, tra gli altri, a Stefania Perrone (in lista per le elezioni comunali con la signora Stoppani); Mattia della Vedova (il padre vice-sindaco per molti anni anche lui in lista con la Signora Stoppani) e molti altri i cui nominativi si possono dedurre dalla registrazione della seduta del consiglio comunale. Praticamente - conclude il sindaco - tutti gli uffici di Tirano hanno lavorato.

“Mettere in discussione questo è offensivo”.

 

La signora Fiorina, capogruppo di sé stessa, che interviene di seguito dichiarandosi sostanzialmente d’accordo con la sua vicina di ombrellone signora Stoppani, resterà nelle cronache di questi giorni per l’irrilevanza del consenso ottenuto e per questa gravissima dichiarazione resa in consiglio comunale: ”Noi eravamo già perdenti in partenza perchè troppo onesti, trasparenti, eticamente corretti” affermazione dalla quale discende che se è l’onestà la causa della sconfitta chi ha vinto è un disonesto e con lui forse anche chi l’ha votato.

Si è fatta l’ora, la spiaggia chiude, è finito un triste consiglio comunale.

 

Francesco Perego

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

1 COMMENTI

07 07 2019 13:07

Méngu

Dopo aver letto l’articolo del signor Perego , che ringrazio per la sua fatica nel relazionare un “ triste consiglio comunale “ , vorrei fare una considerazione da semplice e insignificante cittadino tiranese divenuto triste- triste nel leggere che parte del “ santo tempo “ che i componenti della maggioranza e dell’opposizione dedicano alla comunità, lo buttano al macero in continue “ polemiche “ ( controversie ) . Non è possibile, con buona volontà, superare i “ conflitti “ e lavorare in armonia e serenità ? Finiamola, finiamola di polemizzare su tutto, magari per partito preso. I cittadini si aspettano sentimenti di serenità, maturità, serietà da coloro che hanno eletto, sia di maggioranza che di opposizione. “Con la concordia le piccole cose crescono, con la discordia anche le più grandi vanno in rovina ( Sallustio ) ”. Finumela !! Sòci, i capì o mìga capìi ?