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Camminare insieme, oltre i pregiudizi

CULTURA E SPETTACOLO - 04 08 2019 - Ezio Maifrè (Méngu)

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/chiesa cattolica e protestante

La mia è una esperienza del tutto personale che desidero esternare pubblicamente e spero d’essere capito. Ed è questa: è importante camminare e pregare insieme, oltre i pregiudizi, nelle chiese cattoliche, in quelle protestanti, in quelle ortodosse e anche nelle molte celebrazioni ecumeniche e interconfessionali.

 

L’esperienza ecumenica, è movimento universale tendente all’unione di tutte le chiese cristiane, auspicata anche dal Santo Padre; essa rafforza il nostro credo, nel confronto lo rinvigorisce e permette di sentirsi fratelli anche con coloro che, per tradizione, sentiamo lontani. Questa esperienza personale l’ho avuta tramite la preghiera con i fratelli Riformati della comunità evangelica di Brusio . Io, da cristiano cattolico e frequentatore delle funzioni religiose della domenica nella Basilica di Madonna di Tirano, ho sentito il “ bisogno” , forse del tutto particolare, di accumunarmi nella preghiera con i fratelli Protestanti. Non perché mi mancasse la “ parola del Vangelo “ cosi bene trasmessa dall’attuale rettore del Santuario e dai suoi collaboratori, ma perché, ogni qual volta che partecipavo alla S. Messa mi sovveniva l’espressione del catechismo della Chiesa Cattolica ( cito parte del paragrafo 3 ) che recita “ Questa è l’unica Chiesa di Cristo , che nel simbolo professiamo una, santa, cattolica e apostolica“.

 

Nel frequentare la S. Messa avvertivo la “ ferita “ che la Chiesa di Cristo aveva avuto In questi ultimi cinquecento anni di storia cristiana, con esperienze dolorose che hanno visto contrapposti nel tempo Cattolici e Protestanti. Dopo la recita del Padre Nostro e lo scambio del segno di pace con il mio prossimo rimanevo inquieto e mi domandavo : quale pace se persino in Cristo ci sentiamo separati ? Banale domanda da persona comune, forse risibile o banale per tanti teologi che cercano la Verità nei cavilli teologici confondendo, a volte, il credo di molti. Con animo sincero di non “ tradire “ la mia fede ho deciso di partecipare alla preghiera con i fratelli separati nella chiesa Evangelica di Brusio. L’esperienza è stata profonda e sentita. Le parole del pastore Antonio Di Passa, incisive e pregne di fratellanza, carità e pace che, io credo nella sostanza non sono diverse da quelle predicate sovente dal Rettore del Santuario della Madonna di Tirano Gianpiero, mi hanno trasmesso un vivo sentimento di comunione. I canti e la devozione dei fedeli Protestanti hanno lasciato in me una grande serenità. Il saluto del Pastore con stretta di mano, a fine celebrazione sul portone della chiesa protestante, mi ha fatto molto piacere.

 

Forse questa mia personale esperienza di preghiera può essere un buon motivo per altri allo scopo di sentirci più vicini nella fede in Cristo? Se fosse così perché non donare reciprocamente, una volta tanto la nostra presenza nelle celebrazioni cristiane Cattoliche e Protestanti? So bene che nei giorni 18-25 gennaio d’ogni anno, v’è la settimana Universale di preghiera per l’ecumenismo, so anche che fedeli cattolici di Tirano ( pochi in verità ) partecipano ad un incontro comune di preghiera in Val Poschiavo o in alternativa in nostra Valle. Forse è poco per sentirsi veramente uniti e fratelli . Io credo che per sentirsi veramente uniti, occorre incontrarsi, camminare e pregare insieme, occorre dialogo fraterno dimenticando pregiudizi , reciproca comprensione non certo per “tradire “la nostra fede tradizionale, ma per realizzare in pieno la preghiera comune del Padre Nostro con una sola volontà, un solo cuore, un solo spirito.

 

Maifrè Ezio (Méngu)

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