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Cartoline e stampe d'epoca: Il viale italia nel Novecento

CULTURA E SPETTACOLO - 24 04 2020 - Ivan Bormolini

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/IL LUNGO RETTILINEO

(Seconda parte di I. Bormolini) Ci siamo lasciati ieri con la lunga storia del nostro viale Italia. Oggi analizziamo le vicende dall'inizio del Novecento di quel Corso Vittorio Emanuele, già Regia strada Postale.

Le cartoline d'epoca, risalenti all'inizio del secolo scorso, oltre alla storica filanda Mottana ci mostrano qualche abitazione privata, qualcuna di queste esiste ancor oggi.

 

L'opificio Mottana aveva una conformazione costruttiva differente dal fabbricato che vediamo oggi. La struttura si presentava a “U”, con una parte retrostante delle stesse dimensioni di quella che si affaccia sul viale.

C'è da dire che più avanti negli anni, nella zona dell'attuale condominio Ai Portici vi era la storica sede di quella che è oggi l'Industria Legnami Tirano, trasferitasi a fine anni Sessanta nell'attuale zona industriale della città.

Belle le cartoline che ci mostrano il Corso con alcuni carri trainati da cavalli. Lasciata la piazza Marinoni, si trovavano le prime attività commerciali: il negozio di merceria Schiantarelli, la Tipografia Fiorentini & Redaelli e l' osteria Gorini detta anche trattoria del Mercato, con l'ingresso alle stalle.

 

Fiorente era l'attività alberghiera che andava ad unirsi con gli esercizi sorti nella piazza delle Stazioni: l'albergo Stazione nel 1934 disponeva di 14 camere e 24 posti letto, acqua corrente calda e fredda, bagno, telefono e giardino. Era aperto tutto l'anno con un costo per la pensione di lire 20.

Nell'attuale fabbricato di proprietà della famiglia Tognolini, all'altezza dell'incrocio semaforico, sorgeva maestosa la facciata dell'Hotel Restaurant de la Gare.

Molto interessante è una cartolina del 1915 che pubblicizza questo Hotel con fotografie degli interni e degli esterni.

“Albergo con ogni confort. Bagno, doccia, luce elettrica. Amena posizione. Cordiale trattamento. Frequentato dai Sigg. Viaggiatori di commercio. Prezzi onestissimi.

Luogo di arrivo e partenza delle diligenze ed automobili per Bormio. A due passi dalla Stazione”.

 

Interessante inoltre notare che nell'Hotel vi era una collezione di oggetti antichi.

In questa carrellata di attività alberghiere non possiamo non citare lo storico Grand' Hotel Tirano e la sua lunga storia.

Ancor oggi, alcuni tiranesi si domandano il perchè alla fine degli anni Settanta sia stato demolito per essere soppiantato dal Centro Commerciale.

L'Hotel Tirano era stato edificato nel 1903 divenendo luogo di ritrovo mondano per la nobiltà e la borghesia tiranese.

Nel 1934 disponeva di ben 50 camere per un totale di 70 posti letto. Cinque erano le camere con bagno privato ed era molto confortevole. Dotato di autorimessa, auto dalla stazione e giardino. La pensione da giugno a settembre e da dicembre a febbraio era di 40/50 lire.

Anche in questo caso vi riporto nella carrellata finale, una cartolina postale doppia con la descrizione in lingua francese del Grand' Hotel Tirano.

 

Spicca tra le costruzioni la casa Merizzi, in origine Hotel Meuble. La bella costruzione è tutt'oggi ammirata come esempio di ornamenti artistici d'epoca, con chiari spunti neo-gotici di matrice veneziana.

La sua edificazione, risale al 1904 su progetto dell'architetto Ugo Zanchetta, lo stesso professionista che qualche anno dopo aveva realizzato i disegni per la chiesa del Sacro Cuore in via Roma.

Per un tratto il Corso Vittorio Emanuele era il percorso della ferrovia del Bernina. La ferrovia infatti, in prossimità della santella di San Giuseppe, si portava sul lato destro del viale raggiungendo la piazza Basilica da dove si immetteva nell'attuale percorso in direzione di via Elvezia.

 

Prima di giungere in piazza Basilica, sempre rimanendo sul viale Italia, non sfugge la costruzione dell'edificio scolastico dedicato a G. Battista Marinoni.

Alla fine del 1908 l'ing. Piccoli realizzava un primo progetto, questo però veniva “riformato”, forse perchè nel frattempo si era deciso di ospitare nell'edificio anche l'asilo.

Nel 1911 l'ing. Giacomo Orsatti, veniva incaricato di redigere un nuovo progetto e quest'ultimo elaborato veniva accettato.

Il comune aveva avviato le procedure necessarie al fine di individuare la ditta che doveva eseguire le opere. Si era aggiudicata i lavori l'impresa edile Corvi Domenico con un ribasso del 7,10%.

Mercoledì 24 aprile 1912, avevano preso il via i lavori di scavo nel “brolo comunale” e venerdì 15 novembre, esattamente 6 mesi e ventuno giorni dopo l'inizio dei lavori, la costruzione era ultimata e veniva consegnata la comune. La prima storica campanella suonava il 22 novembre di quell'anno.

 

La scuola era costata 64.436,86 lire, pari a circa 250.000 euro di oggi. La spesa era stata sostenuta dal comune con un mutuo di cinquant'anni acceso presso la Cassa depositi e prestiti. La memoria storica ci porta a ricordare anche il parco della scuola. Il parco della Rimembranza che dal 2018 riporta una targa in ricordo dei Caduti della grande guerra.

Sull'altro lato del viale, di fronte alla scuola, ammiriamo la scultura “Bene Avrai” realizzata dall'artista e professore Michele Falciani, il quale ne ha fatto dono alla Città di Tirano nel 2008.

Quest'opera è sicuramente un bel biglietto da visita e con il suo messaggio, ci introduce nella grande cornice di piazza Basilica. Ci salutiamo con la consueta carrellata finale, l'appuntamento sarà per mercoledì prossimo.

 

 

FONTI: Tirano in cartolina. Autori Enzo Brè e Michelino Falciani. Stampa: finito di stampare nel luglio 2001 in 1300 copie dalla Tipografia Petruzio Tirano.

Tirano. Il centro Storico. Autore Gianluigi Garbellini. Stampa: Lito Polaris Sondrio.

22 novembre 1912: la prima campanella. Un secolo di scuola a Madonna. Autori: insegnanti e alunni/e anno scolastico 2011/2012. Stampa: finito di stampare nel mese di maggio 2012 presso Tipografia Petruzio s.r.l. Tirano ( So ).

per cartoline, stampe, foto e disegni:

da Tirano in cartolina:

Il lungo rettilineo: cartolina non spedita colorata a mano. Ed. G. Bonazzi Tirano. Collezione Museo Etnografico Tiranese.

Case private: cartolina spedita da Madonna di Tirano il 14.9.1910. Ed. U. Trinca Sondrio. Collezione Leonardo Togni.

Il carro: cartolina spedita da Madonna di Tirano il 27.3.1925. Ed. U Trinca Sondrio. Collezione Giuseppe Garbellini.

Attività commerciali: cartolina spedita da Tirano il 13.9.1922. Ed. Fiorentini & Redaelli Tirano. Collezione Michele Falciani.

Il viale del Santuario: cartolina non spedita. Ed. Tipografia Bonazzi Tirano. Collezione Pietro Maletti.

La ferrovia Retica: cartolina primi 900 non spedita. Ed. Fiorentini e C. Collezione Enzo Brè.

Facciata Hotel de la Gare: cartolina spedita da Tirano il 2.5.1910. Ed. U. Trinca Sondrio. Collezione Museo Etnografico Tiranese.

Cartolina pubblicitaria: cartolina spedita da Tirano il 18.7.1915. Ed. Cartolina Postale Italiana. Collezione Museo Etnografico Tiranese.

Due passi sul viale: cartolina spedita da Madonna di Tirano il 6.6.1908. Ed. U. Trinca Sondrio. Collezione Leonardo Togni.

Grand Hotel Tirano: cartolina spedita da Tirano il 7.8.1923 giunta a Verona l'8.8.1923 ore 11.00. Collezione Museo Etnografico Tiranese.

Doppia cartolina: cartolina postale doppia non spedita con descrizione dell'albergo. Direttore P. Zanoli. Collezione Leonardo Togni.

Casa Merizzi: cartolina spedita da Tirano il 31.07.1927. Ed. Fiorentini & Redaelli. Collezione Giuseppe Garbellini.

Maestosa costruzione, dal libro già citato di Gianluigi Garbellini.

Progetto esterno scuole di Madonna dal libro già citato 22 novembre 1912.

Verso Madonna, scuole Madonna e asilo, tratte da Cento anni di vita a Tirano. Autrice Carla Soltoggio Moretta. Stampa: finito di stampare nel mese di maggio del 1997 presso la Tipografia Petruzio s.r.l. Di Tirano ( So ).

La foto dell'opera Bene Avrai è della collezione di Ivan Bormolini.

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