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L'angolo verde: il rafano o cren

CULTURA E SPETTACOLO - 13 09 2022 - A. S.

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/rafano

Il rafano,conosciuto anche come cren, è una pianta originaria del sud della Russia dove cresce spontaneamente .E' stato introdotto in Europa nel Medioevo e da allora è sempre stato coltivato per il suo utilizzo in cucina e in ambito farmaceutico, date le sue numerose proprietà.

   Della pianta si consuma la radice che viene raccolta dopo il secondo anno di coltivazione; al momento dell'acquisto deve risultare   sodo al tatto e avere una buccia dal colore brillante senza ammaccature, muffe o parti molli rovinate. Ha un odore debole, ma se la radice viene schiacciata, tagliata o gratuggiata libera nell'aria un'essenza piccantissima che ricorda quella della senape e può provocare un'irritazione alle mucose accompagnata da lacrimazione e pertanto si consiglia di adottare le dovute cautele al momento dell'utilizzo.

   Il rafano italiano è di colore marroncino, verde brillante quello giapponese che viene impiegato per accompagnare il sushi.

   Viene spesso usato nella cucina orientale in versione wasabi, una salsa tipica ideale su carni bianche o verdure al vapore, e con l'aggiunta di maionese oppure di aceto si ottengono salse più o meno piccanti molto gradevoli da servire con il bollito o altre carni e col pesce.

   La radice può essere conservata in frigorifero, gratugguita e surgelata, oppure sott'aceto o in agrodolce e deve essere però consumata entro sei mesi.

   L'industria farmaceutica moderna riconosce al rafano un forte potere disinfettante e lo impiega per medicinali che agiscono attivamente su microrganismi nocivi all'intestino. La presenza di vitamina C fa sì che questo alimento contribuisca a rafforzare le difese immunitarie, oltre ad essere un ottimo analgesico in caso di dolori di origine muscolare o reumatica.

   Come tutti gli alimenti piccanti il rafano è in grado di accelerare il metabolismo, è ipocalorico e fonte di fibre che favoriscono il senso di sazietà e inoltre stimola la digestione favorendo la produzione di bile e succhi gastrici.

   Il suo utilizzo è sconsigliato alle donne in gravidanza, in presenza di ulcere, gastriti e malattie alle vie urinarie, ed è necessario porre sempre attenzione all'utilizzo della radice con buon senso e senza abusi.

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