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Le vetrate della chiesa parrocchiale di San Martino

CULTURA E SPETTACOLO - 14 11 2019 - Ivan Bormolini

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/vetrate chiesa san martino, Tirano

(Di I.Bormolini) Lunedì scorso abbiamo festeggiato la festa patronale di San Martino, una data molto sentita dai tiranesi. Per questo motivo ho deciso di dedicare la rubrica dell'arte di questo mese ad un aspetto artistico della nostra Collegiata molto particolare, ovvero le grandi vetrate ed i rosoni.

 

La loro origine risale al 1909, quando il prevosto don Luigi Albonico, desideroso di rendere sempre più bella la nostra chiesa parrocchiale, in accordo con gli amministratori della stessa, aveva commissionato alla prestigiosa casa G. Jourdin Peintre et Verrier di Ginevra una serie di vetrate dipinte per i lunettoni delle cappelle laterali e per i rosoni delle navate minori.

L' intervento del pittore vetraio ginevrino è da considerarsi di assoluto pregio artistico, così come i contenuti narrativi-didascalici di ognuna delle vetrate e dei rosoni.

A suggerire i soggetti era stato sicuramente lo stesso prevosto Albonico, il quale aveva vagliato il tutto sotto il profilo dottrinale, figurativo ed estetico.

 

Le vetrate, secondo le intenzioni del prevosto non dovevano infatti solo costituire un motivo ornamentale, ma dovevano saper comunicare attraverso la bellezza dei colori e della composizione, dei messaggi di immediata comprensione

Ancor oggi, colpisce l'attento osservatore la bella policromia, la nitidezza delle immagini e l'iconografia descrittiva che indugia ad ammirarle.

Nella prima cappella di sinistra, il soggetto è San Giuseppe assorto in un tenero colloquio con il figlio Gesù, notiamo sullo sfondo un paesaggio verde ed un cielo con nubi.

 

Certamente più ricca di movimenti e di personaggi appare la vetrata della cappella successiva: qui è narrato un passo evangelico di Luca che ricorda la peccatrice in casa del fariseo Simone. Questa dopo aver bagnato con le sue lacrime ed asciugato con i suoi capelli i piedi di Gesù, li cosparge di unguento.

Nella perplessità dei presenti, il Maestro sta pronunciando parole di approvazione per l'atto di devozione e di amore della donna. Alla stessa sono perdonati i peccati.

Veniamo ora alla terza cappella: qui rispetto alle due precedenti notiamo un particolare, le vetrate sono solo laterali, infatti, quello che è il centro della finestra è occupato dalla parte alta dell'ancona dell'altare della Madonna del Rosario. A destra vi è l'arcangelo Gabriele con il giglio, mentre a sinistra è raffigurata una figura angelica con la rosa, emblema di Maria.

Non poteva mancare in questo viaggio di indiscusso stile la figura di San Martino che dona parte del suo mantello al povero, ci troviamo nella quarta cappella.

 

Passiamo ora alla navata di destra, qui nella prima cappella il soggetto della vetrata è Sant'Antonio, in quanto la stessa è a lui dedicata.

Bella è l'immagine del Santo che inginocchiato e confuso, riceve dalle mani di Maria il piccolo Gesù, all'interno della sua cella.

La vetrata successiva, certamente ricca di particolari, ci mostra l'incontro di Gesù con la Samaritana presso il pozzo di Giacobbe.

Nella cappella seguente, ci troviamo di fronte alla stessa situazione della cappella della Madonna del Rosario, infatti il centro del finestrone è occupato dal frontone dell'ancona. Di conseguenza le vetrate interessano solo i lati dove sono raffigurati due angeli con un nastro con le diciture LABOR e FIDES, qui vi è un evidente richiamo alla Società Operaia, che aveva collaborato economicamente ai restauri della chiesa.

Sopra il portale meridionale, non poteva questa serie di rappresentazioni l'evento più importante che riguarda la storia di Tirano, ovvero l'Apparizione della Madonna al beato Mario Omodei.

 

Concludiamo questa carrellata descrittiva con i due rosoni collocati sopra gli ingressi di destra e di sinistra, rispetto al portale principale.

Nel rosone che conduce alla navata di destra vi è raffigurato San Luigi Gonzaga, mentre nell'entrata di sinistra c'è la figura di Santa Agnese.

 

FONTE: La Chiesa di San Martino in Tirano. Autori Gianluigi Garbellini e William Marconi.Stampa: finito di stampare nel mese di dicembre 1999 dalla Tipografia Bettini Sondrio

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