Nuova rubrica "L'angolo verde": Il ciclamino, re dell'inverno"

Il suo nome deriva dal greco kuklos ,che significa circolare in riferimento al bulbo. Nell' antichità si riteneva potesse proteggere dai malefici e veniva piantato intorno alle abitazioni.

I contadini utilizzavano il bulbo del ciclamino come cono da riempire con olio tiepido per lenire il mal d'orecchio oppure veniva opportunamente frantumato per ricavarne una fecola utile all'alimentazione del bestiame.
In alcune zone di campagna venne chiamato "pan del terreno o pan porcino".

Durante l’epidemia di vaiolo del 1600 dai bulbi freschi si estraeva un olio che applicato alla pelle impediva il formarsi di devastanti e indelebili cicatrici.
Questo bulbo è altamente nocivo per l'uomo in quanto ricco di ciclamina, sostanza tossica per l'organismo umano.

Grazie alla forma dei suoi petali (ricorda l' utero femminile), il ciclamino è simbolo di fertilità; in tempi andati era utilizzato per adornare le camere dei novelli sposi, per favorirne la procreazione.
 

Oggi ottimo regalo da fare quando c'è un bambino in arrivo… in particolare il ciclamino rosa è indicatissimo per una neo mamma.
Il ciclamino rosso è legato al concetto di amore complicato, di diffidenza nei confronti del partner; occorre guardarsi bene dal regalarlo alla dolce metà!

Il ciclamino viola è connesso ad un atteggiamento giovanile, spensierato, allegro.
La cosa importante è accompagnare sempre il dono con un biglietto.
 

L'essenza favorisce l'incontro e l'unione di spiriti affini: nebulizzare alcune gocce nell'ambiente in cui si vive o lavora favorisce l' accrescimento del prestigio personale.