MENU
/religione

Quella veste bianca… che manca

CULTURA E SPETTACOLO - 15 10 2017 - Don Battista Rinaldi

CONDIVIDI

/don battista rinaldi

Abbiamo parlato la volta scorsa di feste paesane, di momenti conviviali, di allegrezze stagionali, ed ecco che il vangelo di questa domenica ci racconta di una grande festa; non solo, ma di una tavola imbandita a cui sono invitati tutti. Proprio tutti, sono invitati e quasi ‘costretti’ a partecipare ad un banchetto comune.

 

Ancora una volta è la metafora di un Dio ‘diverso’ da come se lo immaginano ebrei e osservanti, che rivela così il suo atteggiamento verso l’umanità: nei suoi spazi (popolo, chiesa o regno che sia…) c’è posto per tutti, anche per chi risulta senza diritto in partenza; nessuno deve restare escluso.

E questo modo di pensare ha generato e genera ancora tanta incomprensione da parte di molti. Ci sembra di essere messi sullo stesso piano di quanti proprio non vorremmo come compagni di tavola…

 

I pensieri di Dio non sono i nostri e questo ci indispettisce, perché la sua grandezza fa risaltare ancora di più la nostra meschinità.

E la vediamo ben evidenziata nella conclusione del racconto parabolico: l’invitato che non si mette l’abito della festa esprime molto bene il rifiuto ad accogliere un dono, a lasciarsi coinvolgere pienamente nella festa. Come un infante capriccioso che si vede trascurato nelle sue convinzioni più sicure, tiene le distanze, non vuole dare la soddisfazione di godere di una gioia così grande, ma così diversa dal suo modo di pensare.

 

La veste nuziale… che manca è un po’ come il ‘prezzo’ della Grazia. Sembra una contraddizione. Ciò che è gratuito non può avere prezzo. Ma ogni dono, anche gratuito, deve suscitare una risposta che manifesti almeno la consapevolezza di averlo ricevuto; la coscienza di dover mettere in atto sinergie nuove suscitate da quel dono.

 

Quanti doni: la vita, la terra, la fede, la Parola, la Grazia… se pensiamo a quale scempio ne facciamo tutti i giorni. A cominciare dal fatto che non li sappiamo apprezzare, che ci sembrano cose scontate, quasi dovute. Se non li sappiamo apprezzare, tantomeno li sapremo valorizzare… e meno ancora farcene carico per ringraziare.

 

Don Battista Rinaldi

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI