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Aree montane, PD compatto: "Rispondere alle esigenze e ai bisogni dei cittadini"

ECONOMIA E POLITICA - 29 01 2020 - PD Sondrio

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Tutto il Partito Democratico schierato compatto a favore della mozione a prima firma Enrico Borghi, discussa alla Camera lunedì e martedì e votata all’unanimità da tutta l’Aula. Dal livello provinciale fino al governo, il Partito democratico rivendica l’attenzione alle montagne, che ha coinvolto per la prima volta da diversi anni tutti i gruppi politici, accogliendo integrazioni e altre mozioni, fino a diventare unitaria e condivisa anche non solo dalla maggioranza, ma anche dalle forze di opposizione.

 

Il Ministro dem per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, ha dichiarato: "L'unità dimostrata dalla Camera dei deputati nel votare le mozioni è un'ottima notizia. Montagna e aree interne sono priorità assolute, uniamo le forze per fermare lo spopolamento e per valorizzare il patrimonio straordinario che rappresenta oltre il 53% della superficie del territorio italiano. Ambiente, acqua, suolo, scuole e innovazione tecnologica sono i capisaldi per il rilancio e la valorizzazione della montagna italiana: il lavoro continua da subito con gli Stati generali sulla Montagna, che si terranno venerdì a Roma e saranno l'occasione per confrontarci e affrontare i nodi ancora irrisolti".

 

Sulla stessa linea il deputato ossolano Enrico Borghi (PD), consigliere del ministero per la montagna e animatore del dibattito parlamentare: “I territori montani sono stati destrutturati nel profondo e oggi sono su un crinale, un crinale che pone alla politica un interrogativo, e cioè quello, da un lato, di vincere la sfida della modernizzazione del sistema o quello della tentazione della retorica del rimpianto, del “nostalgismo”, immaginando che rimpiangere i bei tempi che furono, ammesso e non concesso che furono realmente così, possa risolvere da solo il tema dei cambiamenti, della trasformazione e della metamorfosi che queste aree stanno vivendo. Vogliamo raccogliere la sfida perché non ci arrendiamo all’idea che la politica sia ancillare e debba soltanto assecondare le trasformazioni che sono in atto a seguito della prepotenza dei mercati e a seguito dell’incapacità delle forme della rappresentanza di incidere nel profondo, nella trasformazione e nella realizzazione dei diritti di cittadinanza. Ma in realtà noi stiamo pensando, dentro questa dimensione, ad uno sforzo di ricomposizione tra il popolo e lo Stato. E nel cercare di rispondere alle problematiche della sofferenza, che oggi emerge dalle aree interne, chiedendo alla politica di esercitare il suo primato con le opportune scelte, ben evidenziate nelle mozioni discusse ieri e oggi alla Camera.”

 “Dobbiamo ringraziare i nostri Ministri e l’impegno di Enrico Borghi, che ben conosce la nostra realtà provinciale essendo uno dei padri dell’emendamento alla legge Delrio che ha introdotto la specificità montana, per aver portato le montagne al centro del dibattito parlamentare.” Ha dichiarato il segretario provinciale PD Giovanni Curti, richiamando in seguito il progetto nazionale che in provincia di Sondrio ha visto coinvolti i Comuni della Valchiavenna e del Bormino: “La strategia delle aree interne, voluta dal Governo Letta e dal Ministro Barca e dispiegatasi soprattutto in contesti montani e periferici, ha avviato un processo di recupero delle comunità locali, mettendo diversi milioni a sostegno di progettualità locali: ci sono diversi aspetti da migliorare ancora, ma certamente è la strada giusta, come certificato anche dalla mozione approvata dalla Camera. L’unanimità raggiunta dall’Aula è certamente un punto di partenza importantissimo: le aree interne e montane vanno valorizzate, e non marginalizzate. Bisogna velocizzare il processo che va dal progetto alla realizzazione pratica, tanti progetti non sono ancora partiti! Le risorse rischiano di essere sprecate.”

 

 “Questo appello rischia di esser l’ultima chiamata per evitare che le aree interne diventi un’Italia “vuota”, spopolata: lo vediamo molto bene nel nostro contesto, dove moltissimi paesi a mezza costa stanno vivendo un tragico abbandono da parte dei negozi, dei servizi e della popolazione residente; sono pieni di edifici ormai abbandonati, con tristi cartelli “vendesi”, che però nessuno è intenzionato a comprare.” Ha aggiunto Federico Gusmeroli, coordinatore del Circolo PD “Giulio Spini” di Morbegno e Bassa Valle. “Dobbiamo lavorare tutti con sempre più convinzione per evitare che l’attenzione alle aree montane resti solo sulla carta: un esempio su tutti è la legge regionale di attuazione della Delrio, che prevedeva l’individuazione di specifici indicatori in materia di sanità di montagna. Nonostante le sollecitazioni di diverse parti politiche e del territorio, le Giunte Maroni e Fontana non hanno mai fatto nulla, e ancora oggi finanziamenti, personale e risorse sono assegnati con gli stessi criteri tra montagne e città, con effetti che purtroppo tutti vediamo ogni giorno. La sfida sulla quale si è impegnato il Parlamento deve esser condivisa e attuata in primis a livello locale, per difendere gli interessi e il futuro della nostra valle.”

 

Pd Sondrio

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