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Bloccati i cantieri di Terna a Mazzo e Grosio

ECONOMIA E POLITICA - 09 04 2019 - Comitato razionalizzazione linee alta tensione

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/linee alta tensione

A poche ore dall’insediamento del neo comitato di sorveglianza avvenuto pressp la sede della Provincia di Sondrio con la presenza del Presidente della provincia di Sondrio, dell’ex Presidente della provincia di Brascia, dei Presidenti delle Comunità Montane di Tirano e della Valle Camonica, di altri rappresentanti delle istituzioni locali e del Sindaco di Mazzo subiamo una nuova provocazione da parte di Terna.

 

Dopo l’insediamento di questa importante commissione istituzionale, il “Comitato” per la razionalizzazione delle linee ad tensione della Valtellina, Valchiavenna e Valcamonica pensava che finalmente dopo 16 anni dalla firma dell’Accordo di programma sottoscritto nel lontano 2003 si fosse arrivati ad un punto di svolta orientato verso un effettiva e positiva soluzione dell’annosa problematica.

Nei numerosi incontri fra le istituzioni locali e la società Terna, la stessa ha sempre dichiarato che avrebbe avviato quanto prima la tanto attesa Razionalizzazione e tutti ci aspettavamo che finalmente si passasse dalle parole ai fatti.

Purtroppo sono trascorse poche ore e Terna si è dimostrata ancora una volta inaffidabile.

 

Il Comitato era nato a seguito di un grosso intervento di manutenzione straordinaria che Terna ha iniziato nel settembre 2018 con il potenziamento della linea a doppia terna L.4-L.5 Grosio-Verderio. Detta linea doveva essere invece dismessa come da Accordo di programma entro il 2014.

Dopo la nascita del Comitato gli interventi sono stati sospesi e tutto faceva pensare ad una riprogrammazione delle attività nel rispetto dell’accordo in questione.

Dopo 16 anni invece l’accordo del 2003 viene ancora una volta platealmente disatteso.

 

Infatti, sabato 6 aprile, una società appaltatrice di Terna, ha collocato nei lotti di privati cittadini nei comuni di Mazzo e Grosio, senza preventiva autorizzazione, l’attrezzatura per iniziare la seconda fase di potenziamento della linea L.4-L.5 in luogo di provvedere alla sua dismissione.

Immediata è stata la risposta dei cittadini proprietari che alla presenza del sindaco di Mazzo hanno convocato la ditta appaltatrice e i dirigenti locali di Terna diffidandoli ed invitandoli a ripristinare le aree nella situazione iniziale.

Stessa reazione hanno avuto i cittadini proprietari di Grosio.

A fronte di questa vibrante protesta lunedì sera la ditta appaltatrice ci ha comunicato la sospensione dei lavori.

 

Con questa provocazione d’imperio la società Terna rompe un rapporto secolare di stima e fiducia con il territorio dimostrando scarso senso civico e valicando quel confine di rispetto che nessun altra società (A2A, Enel, Edison) aveva mai superato. Si corre il rischio in questo modo di esasperare gli animi e di delegittimare i rappresentanti dei cittadini togliendo serenità al dibattito ed alle trattative in corso.

 

Comitato per la razionalizzazione delle linee ad alta tensione Valtellina-Valchiavenna-Valcamonica

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