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Estate 2022: sette su dieci andranno in agriturismo, ma c’è carenza di personale

ECONOMIA E POLITICA - 21 06 2022 - Redazione

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/Agriturismo

Primo giorno d’estate con tanta voglia di agriturismo: ci andranno, da qui a settembre, oltre sette cittadini su dieci - per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per mangiare - e le strutture di Valtellina e Valchiavenna sono pronte ad accoglierli, nonostante la difficoltà a reperire manodopera, problema che accomuna tutte le strutture del settore ricettivo in provincia di Sondrio e non solo.

 

Gli agriturismi del comprensorio altolombardo sono simbolo di una nuova tendenza verso il turismo green e sostenibile, spinta dalla ricerca di relax nel tempo della guerra e della pandemia.

 

In testa alle motivazioni che spingono gli italiani in agriturismo c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto – secondo l’indagine Coldiretti/Noto Sondaggi – c’è l’enogastronomia.  Un trend trainato dal fenomeno dei cuochi contadini, gli agricoltori chef a chilometri zero che cucinano i prodotti coltivati in azienda recuperando spesso antiche ricette della tradizione campagnola, diventati un vero e proprio valore aggiunto per le strutture.

Al terzo posto tra le motivazioni c’è la voglia di relax, ma c’è anche qualcuno che ha paura del Covid e trova sicurezza nello stare in campagna e chi vuole fare attività sportiva. Ma l’amore degli italiani per l’agriturismo è dimostrato anche dal fatto che a ben 20,5 milioni di italiani piacerebbe aprirne uno, secondo l’indagine Coldiretti/Noto Sondaggi.

 

Tra le tendenze dell’estate 2022 c’è la crescita dei viaggi di media e breve distanza e del turismo di prossimità, il ricorso a prenotazioni last minute e la preferenza per alloggi autonomi, luoghi e attività all’aria aperta. Cresce anche l’interesse per le mete minori. Inoltre la tendenza a muoversi in periodi meno affollati spinge verso un altro aspetto importante per l’economia dell’intero settore: la destagionalizzazione e l’allungamento dei soggiorni medi.

 

L’estate 2022 è un appuntamento importante per il settore dopo due anni di pandemia che sono costati un calo del 34% delle presenze, secondo l’analisi Terranostra Campagna Amica, ma che non hanno inciso sulla struttura del settore che ha mostrato la propria solidità e capacità di adattamento, innovazione e di risposta ai nuovi stimoli del mercato.

 

 Lo dimostra il fatto che l’offerta agrituristica in Italia è addirittura cresciuta per numero di aziende (+2%), superando quota 25mila (25.060 aziende autorizzate nel 2021). L’alloggio (con 20.492 aziende, 82% del totale) e la ristorazione (12.455, il 62% del totale) si confermano i due pilastri dell’agriturismo. Ma la degustazione proposta da 6.412 aziende (il 32% del totale delle aziende) è addirittura cresciuta del 7,6%.

 

“Alla luce dell’attuale scenario, connotato da una serie di emergenze ambientali, l'impegno di Terranostra è di contribuire a riposizionare l’offerta turistica nazionale nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, secondo modelli di sviluppo più equilibrati” sottolinea Angelo Cerasa, presidente di Terranostra Sondrio nel precisare che “il turismo di qualità è sempre più attento non solo alle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche del nostro territorio ma anche ad un ambiente pulito e salubre e alla riscoperta dei prodotti tipici, della qualità del cibo e del buon mangiare. In questo Valtellina e Valchiavenna sono assolutamente un modello virtuoso da seguire. Il problema più urgente da affrontare è quello della carenza di personale nel settore ricettivo, complice anche l’insostenibile “concorrenza” della vicina Svizzera: gli agriturismi si fanno in quattro per garantire un’accoglienza di qualità, ma spesso sono costretti a ridurre i numeri e le disponibilità, proprio in virtù della forza lavoro disponibile”.

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