MENU

Il settore terziario lombardo soffre e registra perdite considerevoli

ECONOMIA E POLITICA - 09 03 2021 - Redazione

CONDIVIDI

/settore terziario commercio

Nel corso dell’ultimo anno i consumi sono letteralmente crollati e nel mese di gennaio 2021 c’è stata una diminuzione di quasi il 60% rispetto al primo mese del 2020. Secondo l’analisi dell’Osservatorio permanente Confimprese-EY sui consumi di mercato, il settore più colpito è sicuramente quello della ristorazione, con una diminuzione di oltre il 70% a causa delle restrizioni in atto. Subito dopo c’è la moda e l’abbigliamento con quasi il 60% in meno e il settore merceologico del non food che arriva a quasi -30%. I centri commerciali sono stati tra i più colpiti, registrando -65%, ma anche il settore dei viaggi con -73%. Tra le regioni che stanno soffrendo maggiormente, c’è ovviamente anche la Lombardia.
 


In Lombardia il terziario perde più di un miliardo e mezzo

La regione Lombardia sta vivendo un momento di grande difficoltà: il settore terziario solamente negli ultimi due mesi ha registrato perdite per più di un miliardo e mezzo di euro. La causa è senza ombra di dubbio da imputarsi alle restrizioni e alle chiusure forzate nel periodo natalizio e nelle zone rosse o arancioni. I conti di questa perdita sono arrivati subito prima dell’entrata della regione nella zona arancione rafforzata, un’ulteriore restrizione che non fa affatto bene alle realtà commerciali. In più sembra che non tutte le aziende con reali difficoltà abbiano ricevuto i ristori richiesti, come invece sarebbe dovuto accadere, e ciò comporta un ulteriore disagio. Una situazione questa che va presa con attenzione e risolta nel minor tempo possibile.



I saldi non risollevano il settore dell’abbigliamento

Con questa crisi tra i commercianti, nemmeno il periodo dei saldi invernali ha aiutato a risollevare il settore della moda e dell’abbigliamento che solitamente vi fa un grande affidamento. I saldi invernali sono sempre stati un’occasione in cui negli anni passati andavano a ruba capi d’abbigliamento come ad esempio il piumino da donna o altri articoli di questo tipo su cui c’è un notevole risparmio. Anche quest’anno si sperava che le offerte potessero favorire i consumi e portare un po’ di luce in questo periodo buio di crisi. Purtroppo però ciò non è avvenuto o almeno non secondo le attese. Una delle principali ragioni potrebbe essere dovuta alla perdita della prima settimana di saldi, che solitamente è la migliore di tutto il periodo.

 

Come conseguenza, adesso le attività commerciali che vendono articoli di abbigliamento e vestiario si ritrovano con i magazzini pieni di accumuli e di merce che sono stati costretti a svendere con ulteriori sconti nei pochi giorni in cui la regione Lombardia ha avuto la fortuna di essere in zona gialla. Ma questo non ha portato nulla di più nelle casse dei negozi, che hanno sicuramente visto un piccolo incremento di clienti, ma non di denaro. Le perdite sono dovute anche al fatto che non ci si può muovere tra le regioni e alla chiusura nei fine settimana dei centri commerciali, solitamente molto frequentati dalle famiglie nel periodo invernale.

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI