Impara a leggere la bolletta del gas e a risparmiare con i nostri consigli
ECONOMIA E POLITICA - 14 08 2020 - Redazione
La bolletta del gas è composta da costi fissi e variabili che per la maggior parte delle persone sono di difficile comprensione. Oggi faremo chiarezza sulle voci riportate in bolletta per capire meglio quanto spendiamo e come risparmiare sulle tariffe gas. Ti tranquillizziamo subito sul fatto che le voci presenti nella bolletta del gas sono uguali per tutti i fornitori, così come stabilito dall’AEEG, l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas. Quindi potresti trovare le varie componenti disposte in ordine differente ma il contenuto non cambia. Capire e comprendere le voci riportate in bolletta serve a ad avere il controllo di quanto spendi e a valutare tariffe migliori della tua, quindi dovresti imparare a leggere le fatture che ricevi per ottimizzare le tue spese e prendere consapevolezza dei tuoi consumi. Questa è la voce principale della tua bolletta e racchiude una quota fissa ed una quota energia. La prima è espressa in euro all’anno ed è fissa, indipendentemente da quanto consumi. La seconda, invece, riguarda il costo in proporzione al tuo consumo ed è espressa in €/smc. Questa è l’unica parte variabile tra diversi fornitori ed è ciò a cui dovrai prestare attenzione nel valutare nuove proposte di contratto. Queste spese sono generalmente fisse anche se bisogna fare una precisazione. Di solito il costo di gestione del contatore del gas è legato allo stoccaggio e al trasporto del gas presso la tua abitazione e le tariffe sono uguali per tutti i fornitori, così come stabilito dall’autorità ARERA. La spesa complessiva di trasporto e gestione del contatore, tuttavia, include due voci: la quota fissa e la quota energia. La quota fissa è espressa in €/cliente/mese ed è indipendente dai tuoi consumi. La quota energia, invece, è espressa in €/smc ed è proporzionale al gas consumato. A tutte queste voci si aggiungono anche gli oneri di sistema e le imposte. Gli oneri riguardano le attività di interesse generale per la fornitura del servizio ed è un prezzo che non varia tra un fornitore e l’altro. Le imposte anche sono fisse e si compongono di Accise, Iva e addizionali regionali. Le accise, tasto dolente del nostro Paese, sono aliquote crescenti in base al superamento delle soglie di consumo. L’iva è pari al 10% entro il consumo di 480/mc annui ed è al 22% sugli altri consumi e sulle quote fisse. Infine le addizionali regionali sono costi stabiliti dalle Regioni e sono applicate alle quantità di gas effettivamente consumato. L’unico modo per farlo è valutare sempre il fornitore di gas che proponga un costo della materia energia inferiore, considerando che le tariffe variano continuamente e che ad oggi, con il mercato libero, se affidi la fornitura di luce e gas allo stesso fornitore ottieni sconti più vantaggiosi. Ti conviene sempre controllare se ci sono offerte in corso e cercare di ottimizzare i tuoi consumi facendo un uso moderato e controllato del gas.La “Spesa per la materia gas”
Spese di trasporto e di gestione del contatore
Altre spese aggiuntive
Conclusioni: come faccio a capire quanto posso risparmiare?
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