MENU

Multiutility Nord Lombardia, Sertori: "Patti chiari e amicizia lunga"

ECONOMIA E POLITICA - 13 10 2017 - Massimo Sertori

CONDIVIDI

/massimo sertori

Lo scorso aprile le aziende municipalizzate Aevv Sondrio, Lrh Lecco, Acsm-Agam Como e Monza Brianza, Aspem Varese e A2A hanno firmato una lettera d’intenti allo scopo di verificare la possibile aggregazione delle società andando così a creare una “utility del
nord”. 

 

L’obiettivo è quello di raggiungere un rafforzamento competitivo nel settore dei servizi, massimizzando le caratteristiche e le capacità dei singoli sui territori, beneficiando della sinergia con un partner industriale del livello di A2A che, oltre a mettere a disposizione il
proprio know-how, assume un ruolo significativo rispetto a tutti quelli che potranno essere i futuri investimenti finanziari.

 

Questa eventuale aggregazione parte da tre presupposti fondamentali:
1. il pubblico continuerà ad occuparsi dell’erogazione di servizi importanti per i cittadini, quindi dando priorità all’erogazione degli stessi in modo efficiente e a prezzi contenuti nel rispetto comunque di soddisfacenti parametri economici. Tali obiettivi si
raggiungono sia attraverso sinergie societarie sia, per volontà degli azionisti, attraverso indirizzi strategici e piani industriali che certo possono avere garanzie nel momento in cui, ad aggregazione avvenuta, il pubblico detenga la maggioranza assoluta delle
quote. Quindi, in seguito all’aggregazione, la nuova compagine potrebbe essere formata da una quota maggioritaria pubblica, da una quota flottante in borsa e da una quota di maggioranza relativa del soggetto industriale

 

2. è fondamentale che il nuovo soggetto riesca a massimizzare la conoscenza territoriale e quindi il soddisfacimento delle esigenze specifiche dei singoli territori

 

3. deve inoltre esservi la condivisione dei valori e delle quote del nuovo soggetto societario in base agli asset che vengono conferiti dalle singole società

 

Per chiarire, una declinazione pratica dei punti sopra elencati potrebbe essere la seguente.
Sondrio, per esempio, ha una vocazione naturale nel settore elettrico. AEVV si occupa, infatti, di distribuzione dell’energia e sul territorio esiste una presenza massiccia di centrali idroelettriche, molte delle quali gestite proprio da A2A. Un coinvolgimento nella nuova società della municipalizzata di Sondrio non può prescindere, dunque, dal fatto che la stessa, indipendentemente dal valore delle quote, abbia un ruolo fondamentale nel settore della distribuzione dell’energia così come un ruolo strategico e decisionale rispetto alle centrali idroelettriche e al rinnovo delle concessioni stesse, nonché in tutto il settore green energetico.

 

Per poter attuare tutto ciò si può pensare alla creazione di un polo elettrico con sede a Sondrio e con capacità di indirizzo per tutta l’aggregazione su tale settore. Metodo questo da applicarsi ai diversi territori in base alle loro specifiche vocazioni da
valorizzare, dunque, nel nuovo soggetto societario.

 

Operazioni di questa portata funzionano solo se c’è chiarezza rispetto agli obiettivi che devono essere comuni per tutti i soggetti coinvolti. Certo il socio industriale A2A deve avere ben chiaro quali sono le condizioni e condividerne i contenuti, viceversa se l’operazione è volta a fagocitare le singole aziende e quindi nel tempo arrivare a controllare in regime di quasi monopolio settori così
importanti per la cittadinanza, meglio lasciare le cose così come sono oggi o percorrere strade diverse.

 

Massimo Sertori
Responsabile Federale Enti Locali Lega Nord

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI