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No a questo progetto di fattibilità per S. Giacomo di Teglio

ECONOMIA E POLITICA - 18 03 2022 - Lucia Codurelli

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/san giacomo teglio

Si a opere che abbiano una ricaduta positiva e sostenibile, una miglior condizione di vita per tutti. No a questo progetto di fattibilità per S. Giacomo di Teglio

 

A ottobre scorso abbiamo appreso da interviste rilasciate dagli assessori regionali, Terzi e Sertori e dal presidente della Provincia di Sondrio Moretti che era stato raggiunto un accordo con RFI e Anas sull’intervento di soppressione dei passaggi a livello, 5 sul Comune di Teglio, con una spesa paventata di oltre 25 milioni di euro dei 66 previsti sulla linea Milano – Lecco- Tirano.

 

Nel mese scorso siamo venuti a conoscenza del progetto di fattibilità, “Tale progetto sviluppa la soluzione prescelta da RFI, di concerto con Regione Lombardia, Provincia di Sondrio e i Comuni interessati, tra quelle individuate nel “Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali” completato a luglio 2021.” Progetto molto avanzato, dettagliato in tutto, senza che dal nostro comune ci fosse un minimo di informazione, mai investito il Consiglio, nonostante le nostre numerose richieste, dal Sindaco sempre ignorate. Ultimo, nel novembre scorso a seguito delle nostre dimissioni dove si rimarcava, delle notizie apprese dai giornali senza che il Consiglio fosse stato mai investito del tema, Il sindaco risponde, (vedi video) che non vi era nulla!  Alla Faccia!  

 

Premetto che nessuno è contrario a interventi migliorativi, sostenibili e che abbiano una ricaduta positiva sul territorio, per una miglior condizione di vita di tutti. – basterebbe  seguire le disposizioni contenute nel Documento di Piano del PTRA Media e Alta Valtellina ‘2019  “lo sviluppo come territorio di particolare qualità di vita e ambientale, per residenti, utenti e turisti, promuovendo il paesaggio e l'ecosistema di pregio con particolare attenzione alle attività agro-Silvo-pastorali, alla rete ecologica, al corso del fiume Adda nonché incrementando l'offerta di servizi, le azioni compatibili in campo energetico e la sicurezza idrogeologica".

Disposizioni che sottoscrivo in toto, ma nulla di tutto ciò è contemplato nel progetto di fattibilità in oggetto, pertanto è da respingere, punto! Per i residenti sarebbe un disastro, dal punto di vista sociale, economico e ambientale.
Oltretutto senza nessun miglioramento per la viabilità, anzi, ne aumenterebbe il pericolo per tutti.

Inoltre non si comprende la scaletta delle priorità sulla destinazione delle risorse, oltre 25 milioni su 66 previsti sulla tratta Milano Tirano, visto l’assenza di un’indagine preventiva, condizione essenziale in vista di qualsiasi intervento di queste dimensioni:

  1. sul tessuto sociale, economico e ambientale della zona interessata,
  2. su effetti della viabilità
  3. su Costo, Benefici

 

Agricoltura, attività economiche, cittadini,   il tutto considerati semplici suppellettili, quando va bene! Disattendendo completamente gli indirizzi del Piano Regionale, dove chiede espressamente la valorizzazione dell'identità territoriale, mediante la messa in rete degli elementi di competitività, non soltanto dal punto di vista del recupero delle proprie radici storiche, ma anche mediante la diffusione di una maggior consapevolezza degli aspetti culturali, paesaggistici, ecc., propri dell'ambiente alpino e promuovendo i benefici indiretti della valorizzazione delle eccellenze sul riequilibrio della Valle per uno sviluppo socio-economico complessivo.”

 

Per questo è ancor più inaccettabile usare risorse pubbliche senza una visione di insieme, in completa violazione del  piano programmatico regionale,  della indicazioni della corte dei conti “ La sostenibilità del debito pubblico non può prescindere dalla responsabilità delle istituzioni e di ogni cittadino, in base a regole ispirate ai criteri di solidarietà e di salvaguardia dell’ambiente. Anche sotto tale profilo è necessario monitorare le risorse per un’efficiente politica di coesione, a tutela degli interessi territoriali e delle comunità”,  e  con tutti gli indirizzi emanati sull’utilizzo delle risorse pubbliche.

 

Da amministratori oculati ci si aspetterebbe un progetto di insieme, da realizzare a step sicuramente, ma con un’idea di sviluppo sostenibile, per i residenti in primis e di conseguenza per il turismo.

 

È ciò che manca al progetto redatto per S. Giacomo, ma non solo. Tenere assieme almeno S. Giacomo e Tresenda è troppo?

Alcuni passaggi a livello si possono sicuramente chiudere, certamente non quelli SICURI, come dichiarato nella relazione del progetto,  creando da subito l’accesso per gli agricoltori nei fondi, (un ritardo imperdonabile) togliendo così traffico alla statale e anche gli interventi migliorativi all’incrocio, proposte del 2017 in possesso del Sindaco, della Provincia, dell’Anas, della Prefettura, ma sinora ignorate.

 

Lucia Codurelli ex Consigliera Comunale di Teglio

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