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Ruinon, operatori economici: riapertura strada Santa Caterina entro il 30 settembre

ECONOMIA E POLITICA - 30 08 2019 - Operatori economici della Valfurva

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@ats-montagna.it

Nel pomeriggio di ieri si sono riuniti 57 operatori economici di Santa Caterina Valfurva, i quali hanno conferito mandato al loro legale, avv. Ezio Trabucchi, di assisterli in merito ad alcune iniziative che, chiedono unanimemente, vengano assunte a breve, medio e lungo periodo dagli Enti competenti relativamente alla grave situazione venutasi a creare per le loro attività imprenditoriali a fronte dell’emergenza della “frana del Ruinon”.

 

Alla Provincia di Sondrio si chiede la riapertura della strada da e per Santa Caterina entro il termine perentorio del 30 settembre 2019 al fine di poter programmare l’imminente stagione invernale, dopo i rilevanti danni economici subiti in quella estiva appena conclusasi.
Tutti gli interventi previsti per l’immediato, e peraltro da tempo sollecitati dagli stessi operatori economici - segnatamente i lavori di brillamento dei massi pericolanti, di intubamento delle acque che si infiltrano nel corpo frana (intervento urgente e provvisorio in attesa di quello definitivo) nonché le opere di difesa passiva (allargamento del vallo con posizionamento delle rete metalliche) - possono e debbono essere realizzati entro un mese, senza le incertezze dimostrate nelle ultime settimane dalla Provincia di Sondrio, proprietaria della strada.

 

Una critica da parte degli operatori economici della Valfurva è stata sollevata nei confronti del Presidente della Provincia di Sondrio, Elio Moretti, dopo la conferenza stampa tenuta da quest’ultimo nella giornata di ieri.
“ Certamente la tutela dell’incolumità pubblica è (e sarà) sempre prioritaria ma non è una tutela che la Provincia di Sondrio può considerare esclusiva - sostengono gli operatori - in quanto deve essere messa in relazione ad un’altra tutela, quella del benessere di una Comunità e dell’economia di un territorio; economia della Valfurva che sta subendo una drammatica caduta a picco”.
Nei prossimi giorni verranno rese note le altre iniziative a medio e lungo periodo, discusse dagli operatori economici, i quali, esasperati e fortemente preoccupati, si sono ritrovati in una determinata unità di intenti.

 

“Questa volta la nostra voce si sentirà forte e chiara nell’interesse delle nostre attività imprenditoriali ma anche di tutta la nostra Valle, dopo tanto tempo (anzi troppo) nel quale siamo stati in silenzio e fiduciosi in una soluzione definitiva del problema “Ruinon”, soluzione invece che, in 35 anni, non c’è stata”.

 

Operatori economici della Valfurva

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