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Saldi al via: "La Valtellina non è Milano o corso Buenos Aires"

ECONOMIA E POLITICA - 23 07 2020 - Unione Cts

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Contrordine dal sapore decisamente amaro e indigesto per i commercianti del Tessile, Abbigliamento e Calzature della provincia di Sondrio, quello di Regione Lombardia sull'inizio dei saldi estivi: in prima battuta fissati al 1° agosto (una data decisa in fase di ripartenza dopo il lockdown), sono stati in tutta fretta anticipati a sabato 25 luglio. 


L’ufficialità, infatti, è giunta con delibera regionale nel tardo pomeriggio di ieri. Una totale mancanza di preavviso, a cui gli operatori hanno reagito esprimendo critiche durissime nei confronti del provvedimento. Strali di cui si fa decisa interprete l’Unione del Commercio e del Turismo attraverso l’Associazione Tessili Abbigliamento e Calzature attiva al suo interno, che attacca molto aspramente la decisione: «Una scelta incredibilmente assurda, dall’inopportuna intempestività e del tutto insensata – si sottolinea con disappunto -, che disapproviamo nel metodo e nei tempi. Abbiamo ricevuto tante telefonate da parte dei nostri soci che, a ragione, sono sul piede di guerra per questa decisione che li mette in forti difficoltà organizzative e comporterà un sovraccarico di lavoro per garantire un buon servizio ai clienti».

 

I COMMENTI DEI COMMERCIANTI DEL TESSILE ABBIGLIAMENTO E CALZATURE
«Siamo basiti! Ci troviamo sempre nella situazione di dover subire la prepotenza di Milano. Con l’anticipo insensato dell’inizio dei saldi estivi si penalizzano quei negozi che stavano lavorando senza applicare sconti, mentre chi voleva farlo ne era già nelle condizioni attraverso le promozioni. E poi che brutta figura ci fanno fare con i clienti! Senza contare i problemi organizzativi con la ‘Notte dei saldi’, che ormai avevamo già fissato per il 1° agosto: ora le locandine già stampate e la promozione dell’evento sono tutte da rifare. Non ci resta che adeguarci in fretta e furia», osserva dispiaciuta Ramona Tarabini, vicepresidente dell’Associazione Tessili e Abbigliamento dell’Unione del Commercio e del Turismo.
«Siamo indignati, ci sentiamo presi in giro: chi impone queste scelte non è un addetto ai lavori e non sa come si organizzano i saldi. Siamo molto arrabbiati, ma certo sui saldi ci sarebbe molto da discutere!», dichiara la presidente dell’Associazione Mandamentale di Sondrio e di Sondrio Shopping, Manuela Giambelli.
«È un provvedimento calato dall’alto e formulato da persone del tutto incompetenti. Con un negozio di più di mille metri quadrati – osserva Vittorio Fracassetti – come facciamo a organizzarci a fare in soli due giorni il lavoro di preparazione ai saldi, con la predisposizione dei cartellini con percentuale di sconto e prezzo finale su tutti gli articoli, che normalmente richiede una settimana? Parte del mio personale, inoltre, è in ferie e rientra solo lunedì. Così ci mettono in grande affanno!».

 

«Non possono permettersi di svegliarsi la mattina con una decisione così assurda, siamo tutti arrabbiati», afferma con risentimento Fiorella Del Barba. «Ci sono commercianti che hanno i dipendenti in ferie o che si sono organizzati per andare essi stessi in vacanza e ora non sanno cosa fare. Siamo decisamente stufi di essere presi in giro! Mi devono spiegare qual è il vantaggio di questo anticipo e perché non si poteva mantenere la data del 1° agosto!».
«Concordo pienamente con la data del 25 luglio – afferma Giovanni Bordoni - perché ho sempre pensato che i saldi estivi debbano essere proposti nell’ultima settimana/ultimi dieci giorni di luglio, ma il metodo di avvisare due giorni prima ci mette in una crisi assoluta e in una serissima difficoltà: dovremo lavorare giorno e notte per sistemare la merce, in quanto non basta semplicemente schiacciare un tasto sul computer per predisporre i cartellini con il primo prezzo, lo sconto e il prezzo finale!».
«Vergogna!!!», commenta lapidario Guglielmo Zuccoli.
«Scelta inutile e dannosa per chi come noi sta lavorando anche più dello scorso anno. Le città metropolitane in sofferenza, comunque, non si riempiranno grazie ai saldi. Già i negozi propongono sconti inutili da mesi. Una cosa giusta era stata fatta: posticipare i saldi ad agosto. Ed era speranza di molti si potesse mantenere per gli anni a venire, una speranza che ci è stata subito tolta», è la riflessione di Michela Tarabini.
«Decisione insensata e inspiegabile. Noi operatori, obtorto collo, dobbiamo purtroppo prendere atto del provvedimento. Certamente siamo indignati per questa cattiva sorpresa», ribadisce Laura Sala.
«Dal mio punto di vista – dichiara Siria Fedrigucci - i saldi di fatto erano già stati anticipati con la possibilità di fare promozioni, quindi credo che l’anticipo al 25 luglio di fatto cambi poco per quanto riguarda l’aspetto commerciale, mentre cambia parecchio ed è certamente sbagliato dal lato organizzativo, sia per le singole attività sia per le manifestazioni come la ‘Notte dei saldi’ che era già stata programmata per il 1° agosto». 

 

Di sicuro, la politica dei saldi, verso la quale gli operatori della provincia di Sondrio e l’Unione stessa hanno da sempre manifestato forti perplessità e una sostanziale contrarietà, dovrà essere riesaminata con attenzione e senso di responsabilità.
Ad ogni modo e nonostante tutte le difficoltà sopra elencate, i commercianti del settore Tessile Abbigliamento e Calzature in questi giorni lavoreranno a pieno ritmo per farsi trovare pronti sabato 25 luglio ad accogliere i clienti, che sono tutti invitati a fare shopping nei negozi della nostra provincia, dove troveranno qualità e il calore dei loro negozianti di fiducia.
Da non perdere, certamente, l’appuntamento con la ‘NOTTE DEI SALDI’ a SONDRIO, MORBEGNO, TIRANO, BORMIO E LIVIGNO SABATO 25 LUGLIO, CON NEGOZI APERTI FINO A MEZZANOTTE. Venite a trovarci!

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