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Simone Agutoli: "M5S può rappresentare riscatto per la mia generazione"

ECONOMIA E POLITICA - 12 02 2018 - Marco Travaglia

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/simone agutoli

Nel novembre scorso è stata annunciata la candidatura, tra le fila del Movimento 5 Stelle, del tiranese Simone Agutoli come Consigliere Regionale per la provincia di Sondrio.

 

Simone, 20 anni, dopo il diploma in Sistemi Informativi Aziendali, si è iscritto all’Università di Pavia dove studia Giurisprudenza. Per quanto riguarda la politica, è diventato attivista del M5S nel 2013, all’età di 15 anni. Dal 2014 al 2016 è stato eletto per rappresentare gli 8.000 studenti delle scuole superiori della Provincia, come Presidente della CPS e vice-coordinatore regionale delle Consulte.


 

Simone, cosa ti ha spinto a impegnarti con il M5S per entrare a far parte del Consiglio Regionale? Cosa ha, secondo te, questo movimento che altri partiti non hanno?

Mi sono candidato perché ci credo: voglio contribuire, voglio fare la mia parte. Non mi sentirei apposto con la coscienza se vedessi i servizi pubblici peggiorare e non facessi nulla per migliorare la situazione. Il Movimento 5 Stelle può rappresentare un’occasione di riscatto per la mia generazione; i giovani devono tornare ad essere protagonisti della politica, assumendosi delle responsabilità e riparando anche a degli errori fatti in passato.


 

Quali sono le condizioni affinché tu possa entrare in Consiglio?

Considerato che, purtroppo, la Provincia di Sondrio eleggerà un solo consigliere regionale, per essere eletto dovrò necessariamente battere la Lega ed in particolare Sertori. Cosa non facile, visto che da 25 anni i valtellinesi hanno dimostrato una granitica ed incrollabile fiducia nei partiti di centrodestra. Vinceremo solo se riusciremo a dimostrare di essere un’alternativa credibile; per farlo siamo pronti a confrontarci con la Lega su questioni importanti quali l’autonomia, la sicurezza, l’immigrazione o le concessioni idroelettriche.


 

Quali sono, secondo te, le tematiche più importanti da affrontare in Provincia di Sondrio? Quali le tue proposte?

Sono numerose le tematiche che in questi anni sono state trascurate dalla politica e sulle quali bisogna intervenire con urgenza: trasporti, sanità e politiche di montagna sono alcuni punti cardine dai quali intendiamo ripartire, per tutelare i cittadini e per valorizzare le potenzialità del nostro territorio. Personalmente tengo molto alla proposta di istituire un assessorato per i giovani, oltre ai punti programmatici per rilanciare il turismo e sostenere le PMI.


 

Veniamo a Tirano. Pensi che per le prossime elezioni comunali ci sia la possibilità che si presenti una lista del M5S?

Non lo voglio escludere, dipenderà dal contesto politico e dalla disponibilità dei singoli attivisti e simpatizzanti. Per ora però preferiamo concentrarci sulle elezioni nazionali e regionale del 4 marzo.


 

In molti, durante le passate elezioni comunali, hanno accostato il M5S con la lista dell'attuale sindaco Franco Spada. Quanto è vicino o distante il Movimento con l'attuale amministrazione?

Ritengo l’accostamento un po’ azzardato, pur riconoscendo che diversi nostri attivisti, a titolo individuale, hanno aderito con entusiasmo a Rinnova Tirano perché percepiscono in questa esperienza amministrativa diversi punti in comune con il Movimento 5 Stelle. Se eletto, sono pronto a collaborare con il Sindaco Spada, proseguendo il buon rapporto già esistente, con particolare attenzione all’importante partita relativa alla tangenziale.


 

Quali innovazioni potrebbe portare a Tirano il Movimento fondato da Beppe Grillo? Quali le tematiche prioritarie che si dovrebbero o potrebbero affrontare?

Bisogna continuare ad investire nella manutenzione ordinaria del patrimonio pubblico e puntare su settori strategici quali il turismo e l’agricoltura di montagna. Ovviamente ci sono alcune partite aperte che vanno seguite con attenzione; oltre alla già citata tangenziale penso alla gestione dei servizi socio-assistenziali che, come noto, transiteranno nella Azienda territoriale per i servizi alla persona di Valle Camonica. Inoltre, si potrebbe incentivare la compartecipazione dei cittadini tramite strumenti quali il bilancio partecipativo e i comitati di zona.

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