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BLSD E NUE, informazioni utili sulla nostra sanità

CRONACA - 29 03 2019 - Mauro Cusini

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/pronto soccorso

BLSD e' la sigla (Basic Life Support - Defibrillation) delle manovre da compiere per intervenire in caso di arresto cardiaco. L'arresto cardiaco improvviso (o "morte cardiaca improvvisa") è un evento che colpisce nel mondo occidentale centinaia di migliaia di persone ogni anno. Si può calcolare 1 arresto cardiaco improvviso per mille abitanti per anno: ciò significa in Italia (58 milioni di abitanti) un'incidenza di 50 - 60 mila casi ogni anno. Per la maggior parte si tratta di individui in età ancora giovane, spesso ignari dei fattori di rischio da cui sono affetti, dove l'arresto cardiaco è la prima manifestazione di patologie che possono essere curate efficacemente.

 

I dati degli studi clinici hanno dimostrato che queste persone, se soccorse prontamente ed in maniera adeguata, hanno buone probabilità di ripresa. L'importante è riconoscere la situazione di emergenza, chiamare il 118 e in attesa dell'arrivo dell'ambulanza, agire con manovre che sostituiscono le funzioni vitali interrotte (BLS: Basic Life Support ovvero supporto di base delle funzioni vitali) e, se è disponibile un defibrillatore, tentare di ripristinare il battito cardiaco con la defibrillazione. Tutti possono imparare come intervenire in caso di arresto cardiaco: il progetto BLSD della CRI si propone di diffondere le manovre di BLS e defibrillazione precoce tra tutto il personale della CRI e la popolazione italiana, nel rispetto della normativa in vigore.

 

Ho avuto modo di seguire un corso, per apprendere le manovre del succitato BLSD, organizzato presso la farmacia Basilica a Madonna di Tirano. Il mio plauso va agli istruttori della CRI che con professionalità e spirito di sacrificio hanno condotto i partecipanti verso la conoscenza e alla corretta applicazione delle manovre. Mi sono dovuto ricredere; immaginavo l’intervento di rianimazione più complesso ed invece ho piacevolmente scoperto che con poche mosse e con lo spirito giusto, chiunque può intervenire su di una persona colpita da arresto cardiorespiratorio e con buone probabilità evitargli quanto meno grossi danni permanenti. Sono state 4 ore che sono volate, prima la parte teorica e successivamente alcune prove di pratica con un manichino appositamente strutturato per i corsisti.

 

Ho appreso l’importanza del defibrillatore semiautomatico, che possiamo trovare in bella vista a Madonna di Tirano e in piazza Cavour a Tirano, per citarne due.

I ragazzi della CRI hanno altresì illustrato la ”catena della sopravvivenza”.

La catena della sopravvivenza è la successione degli interventi strettamente coordinata e precoce che può consentire la sopravvivenza delle persone colpite da arresto cardiaco improvviso.

Consiste nella chiamata ai sistemi di emergenza (1° anello) e, nell'attesa del loro arrivo, nella esecuzione di manovre che possano "sostituirsi" al cuore nell'assicurare l'ossigenazione dei tessuti e degli organi (2° anello BLS Basic Life Support) e di far riprendere al cuore il battito spontaneo con la defibrillazione (3° anello). Infine si interviene con un intervento avanzato, farmaci ed altre manovre di supporto, svolte da personale medico (4° anello ). La forza della catena, e quindi i risultati in termini di sopravvivenza, non dipende solamente dai singoli anelli ma dal legame fra gli stessi: appare chiaro quindi l'importanza che chi assiste ad un arresto cardiaco sappia prestare i primi soccorsi.

 

Il servizio "Numero Unico d'emergenza Europeo 112" (NUE 112) rappresenta un modello per la gestione delle chiamate di emergenza realizzato in attuazione della normativa dell'Unione Europea. Tutte le telefonate di emergenza confluiscono in un'unica Centrale Unica di Risposta CUR NUE 112, qualsiasi numero di soccorso il chiamante abbia composto, compreso lo stesso 112. Gli operatori della CUR NUE 112 smistano le telefonate, dopo aver localizzato il chiamante e individuata l'esigenza, all'ente competente per la gestione dell'evento di emergenza: Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Emergenza Sanitaria.

Le CURNUE 112 di Regione Lombardia sono 3: a Milano (per Milano e provincia), a Brescia (per le province di Brescia, Pavia, Cremona, Mantova, Sondrio e Lodi) e a Varese (per le province di Varese, Lecco, Como, Bergamo e Monza e Brianza).

 

Il progetto è stato inizialmente cofinanziato da Regione Lombardia e dal Ministero dell'Interno.

AREU garantisce l'operatività del Servizio Numero Unico Emergenza (NUE) 112 sul territorio lombardo ai sensi art. 8 comma 1 della Legge Regionale n.33/2009 (così come modificato dalla Legge Regionale n. 23/2015).

 

Come funziona

Componendo qualsiasi numero di emergenza (112, 113, 115, 118), il cittadino entra in contatto con l'operatore della Centrale Unica di Risposta (CUR) NUE 112, che prende in carico la chiamata, eventualmente attivando il servizio di interpretariato linguistico in tempo reale, ed inizia la compilazione della scheda contatto. Il collegamento con il CED interforze del Viminale consente di raccogliere in pochissimi istanti (3-4 secondi) i dati identificativi e la localizzazione del numero chiamante (per le chiamate da telefono fisso) o la sua localizzazione tramite cella telefonica (per le chiamate da telefono mobile). In alternativa, effettuando la chiamata tramite la app 112 Where ARE U?, i dati relativi alla localizzazione (ricavati dal sistema di posizionamento GPS dello smartphone dell'utente) saranno automaticamente trasmessi all'operatore della CUR NUE 112.

 

Se la chiamata non riguarda una richiesta di soccorso, non viene passata alla Centrale di 2° livello (PSAP 2): l'azione di filtro del 112, che riguarda circa il 60% delle chiamate in ingresso, consente di trasferire agli Enti competenti per funzione e territorio (Forze dell'Ordine, Vigili del Fuoco o Soccorso Sanitario) la scheda contatto e la fonia delle telefonate appropriate (richieste di soccorso).

 

Tutto il traffico telefonico e tutti i dati relativi agli eventi vengono registrati e archiviati in forma elettronica.

Il servizio è gratuito sia da telefonia fissa sia da telefonia mobile.

 

Cosa offre

Il NUE 112 di Regione Lombardia rappresenta un modello in linea con quanto previsto dalla normativa dell'Unione Europea. Offre infatti:

  • la risposta tempestiva alle chiamate di emergenza/soccorso effettuate da qualunque cittadino utilizzando un telefono fisso o mobile;

  • la localizzazione e/o identificazione del chiamante da telefonia fissa e mobile, oppure tramite la app 112 Where ARE U?;

  • l'appropriatezza delle chiamate trasferite alle Centrali di 2° livello, grazie all'azione di filtro sulle chiamate in entrata (circa il 60% delle telefonate ricevute dalle CUR NUE 112);

  • il servizio di interpretariato telefonico in tempo reale per la gestione delle chiamate effettuate da cittadini stranieri;

  • l'accesso ai cittadini sordi via SMS;

  • la centralizzazione della raccolta di tutte le chiamate di soccorso;

  • la sicurezza e la tracciabilità della chiamata;

  • la gratuità del servizio.

 

Fonti e link utili:

Mauro Cusini

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