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Cancro Primo Aiuto ha dato il benvenuto ai nuovi vertici della sanità valtellinese

CRONACA - 21 01 2019 - Redazione

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/Cancro Primo Aiuto ha dato il benvenuto ai nuovi vertici della sanità valtellinese

«La Valtellina non è un territorio facile, ma collaborando e facendo rete possiamo garantire una sanità d’eccellenza». E’ questo l’augurio che l’amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto, Flavio Ferrari, ha rivolto ai nuovi vertici della sanità valtellinese, i direttori generali dell’ATS Montagna, Lorella Cecconami, e dell'ASST Valtellina e Alto Lario, Tommaso Saporito. Al pranzo organizzato dall’associazione presso il Grand Hotel della Posta di Sondrio per dar loro il benvenuto, oltre a diversi consiglieri di Cancro Primo Aiuto, sono intervenuti anche il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini, e il presidente della Provincia,Elio Moretti.

 

«In sedici anni, da quando collaboro con Cancro Primo Aiuto – ha ricordato Oriano Mostacchi, vicepresidente dell’associazione e refererente per la Valtellina – abbiamo portato avanti molti progetti sul nostro territorio. Ma dobbiamo fare ancora di più perché la Valtellina deve avere una sanità dignitosa come in tutte le altre aree della Lombardia».

 

I rappresentanti delle istituzioni, oltre a ringraziare per quanto fatto fino ad oggi da Cancro Primo Aiuto, hanno assicurato la loro disponibilità a collaborare per una sanità «non solo dignitosa, ma all’avanguardia», ha detto il sindaco di Sondrio. «La politica può fare la sua parte – ha dichiarato il presidente della Provincia, che ha anche annunciato di essere entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Cancro Primo Aiuto – ma deve innanzitutto lasciar lavorare i professionisti della sanità, tenere i toni bassi e usare molto buonsenso».

 

Un punto di partenza importante è la conoscenza del territorio che entrambi i dirigenti possono vantare. «Qui abbiamo sempre lavorato a fianco delle associazioni – ha sostenuto Cecconami – ma avremo bisogno di tutti: più riusciremo a fare rete, più saremo una squadra e più potremo superare le difficoltà. E se proporremo progetti validi, insieme troveremo anche le risorse per realizzarli». «Così che i valtellinesi – ha concluso Saporito – che hanno la sfortuna di aver necessità dei servizi sanitari non debbano rivolgersi altrove, ma trovino qui la risposta ai loro bisogni».

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