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Ciao Luigi...

CRONACA - 06 02 2019 - Cristina Culanti

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/Luigi Antonio Della Vedova

Ciao Luigi...

Luigi Antonio Della Vedova è morto all'età di 84 anni e ha lasciato un profondo vuoto nelle persone che gli volevano bene. Luigi era anche una delle ultime memorie storiche della Pia Fondazione Giovanni Camagni di Tirano, in principio "Fondazione per la Fanciullezza abbandonata dell'Alta Valtellina": era cresciuto all'interno di quell'orfanotrofio essendo figlio di ragazza madre e il suo profitto finale non sbagliava; descriveva un allievo "ottimo e promettente", e infatti era diventato dirigente d'azienda.

 

Io lo avevo conosciuto meglio quando era nato il mensile "L'Alternativa locale", lui sempre pronto nella raccolta pubblicitaria, ma anche nel commentare i contenuti e spronare a fare sempre meglio. Quando avevo deciso di chiuderlo avevo letto sul suo viso tutta la sua disapprovazione, ma la vita mi voleva riservare altro e quindi la decisione era presa. La sua preparazione, la sua acuta intelligenza, la sua pacatezza… Mai visto in una sola occasione perdere la pazienza (che con me è molto difficile). Lui affrontava la vita con una signorilità rarissima, frutto anche della sua esperienza umana e lavorativa.

 

Dopo l'orfanotrofio aveva frequentato l'Istituto degli Artigianelli di Monza, dove aveva imparato il lavoro di tipografo e iniziò proprio a lavorare in una tipografia e a fare carriera, fino a diventare, nel 1976, dirigente delle Cartiere Sterzi di Milano. Ha vissuto in città, ma ha sempre mantenuto un rapporto molto stretto con la Valtellina; lui amava Trivigno e ci tornava sempre per trascorrere le vacanze con la moglie e i due figli. Rimasto vedovo, era convolato a seconde nozze con Agnese Bombardieri, che lui diceva avergli ridato la giovinezza.

 

Luigi aveva un carattere gioviale ma riservato, sempre attento alle questioni sociali, soprattutto alle sorti della sua amata Fondazione Camagni, con Palazzo Visconti Venosta, dove aveva trascorso la sua fanciullezza. Torna Trivigno nel suo impegno: è stato lui il promotore della raccolta fondi che ha permesso di rimettere a nuovo la Chiesetta di San Gaetano, ma sono molte le opere di bene che ha portato a termine, silenziosamente. Caparbio anche, lo ricordo con la pubblicità della rivista, sempre puntuale nel portare a termine i colloqui con i clienti e le pagine di quel mensile si riempivano sempre di pubblicità, grazie a lui. Buon viaggio Luigi, hai dato tanto a questa Terra.

 

Cristina Culanti

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