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Dimissioni Soltoggio, Spada: "Mascioni è già in campagna elettorale"

CRONACA - 15 05 2017 - Marco Travaglia

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/Franco Spada, sindaco tirano

Intervista al Sindaco di Tirano Franco Spada sul tema delle dimissioni di Elena Soltoggio e non solo.

 

Elena Soltoggio ha detto di essersi dimessa a causa dei rapporti difficili con Sonia Bombardieri. Pensa sia una versione coerente con la realtà dei fatti?

Ritengo le dimissioni di Elena Soltoggio una decisione di impulso. Un conto è rimettere le deleghe da me attribuite, altra cosa sono le dimissioni da consigliere comunale. Sono due scelte con un peso diverso.

 

Soltoggio ha detto che ve ne aveva parlato: avete sottovalutato le sue lamentele?

In qualsiasi rapporto umano ci possono essere dissidi ed incomprensioni, soprattutto se si sta lavorando tutti disinteressatamente per il bene della comunità, ma le stesse vanno risolte ed affrontate con il dialogo e la moderazione.

In merito alla vicenda concordo con quanto espresso dall' assessore Sonia Bombardieri nelle pagine della Vostra testata. In un percorso comune, come in qualsiasi rapporto umano, certi incidenti, pur vissuti con dispiacere, possono capitare e spesso risultano salutari perché cementano lo spirito di gruppo, che è una caratteristica qualificante della nostra amministrazione.

 

Cosa succederà ora, verrà rimpiazzata? Da chi?

Lunedì 15 maggio (oggi, Ndr) alle ore 20.30 è convocato il consiglio comunale dove si procederà, come previsto dalla Legge, alla surroga del consigliere dimissionario con Luca Soltoggio primo dei non eletti.

 

Le dimissioni crede mineranno la sua credibilità all'interno della maggioranza e della città?

Non credo. Questi episodi cementano il gruppo e la coesione al suo interno, facendoci andare avanti con ancora maggiore determinazione.

 

La minoranza, prima con Gianmartino Della Vedova e poi con Sergio Mascioni, accusano la vostra amministrazione di non aver portato avanti progetti rilevanti per la città, è vero?

Nel nostro periodo amministrativo abbiamo innalzato la spesa corrente di 1,7 milioni di euro. Il nostro obiettivo politico non è quello di creare nuove opere, ma piuttosto di portare avanti lavori di manutenzione del territorio, affrontando una situazione da tempo trascurata. Mi riferisco, per esempio, agli interventi nelle scuole o sulle strade. Il fatto di aver messo i conti in ordine è motivo di forte soddisfazione che ci permette di guardare al futuro con più serenità.

 

Il capogruppo di minoranza Sergio Mascioni la accusa di non essere un leader e di delegare troppo le scelte senza prendere in mano direttamente la situazione...

Mascioni è già entrato in campagna elettorale. Il nostro è un gruppo di lavoro che ha come principio costitutivo quello della delega e della fiducia reciproca, un sistema molto più efficace rispetto agli altri. Non è una lista costruita e porta con sé un fattore innovativo. Al di là di tutto saranno comunque i risultati a parlare.

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1 COMMENTI

15 05 2017 20:05

Méngu

Leggo: Mi riferisco, per esempio, agli interventi nelle scuole o sulle strade. Il fatto di aver messo i conti in ordine è motivo di forte soddisfazione che ci permette di guardare al futuro con più serenità.” Manutenzione: “Il complesso delle operazioni necessarie a conservare la conveniente funzionalità ed efficienza” . Una buona Amministrazione chiamiamola “X” che fa , o che ha il vanto di avere fatto delle opere importanti e belle per la comunità, sa che il lavoro, nel tempo , non è finito. Perché? Quel lavoro con il passare del tempo avrà bisogno di manutenzione e quindi costerà ancora alla comunità. Ma la manutenzione ordinaria o straordinaria per un “ politico “ che ambisce una poltrona dà un grande vantaggio a suo favore poiché essa NON SI VEDE e molte persone giudicano l’APPARIRE. Il cittadino di buon senso deve sapere e percepire lo sforzo di un buon amministratore e considerare la manutenzione un VANTO anche se essa ha il volto oscuro per coloro che gridano alla visibilità, al consenso immediato, e in particolare in un “ clima elettorale “. La manutenzione è importante come la costruzione per poter conservare le opere in efficienza. Sbagliato, assolutamente sbagliato pensarla al contrario. Di più, considero una buona Amministrazione chi mantiene in ordine il territorio, senza annoverare altre opere, naturalmente avendo pochi mezzi finanziari a disposizione. Colui che non considera “il valore aggiunto” della manutenzione provi a tralasciare la manutenzione della sua abitazione per alcuni decenni e si troverà con l’acqua in casa, tubi rotti, le sedie sfondate e … materasso per terra. Provi a girare con l’auto in una città con strade trascurate e vedrà come è piacevole sfondare la sospensione dell’auto in un fosso. O per un pedone infilare il piede in un buco di masselli mancanti e slogarsi una caviglia, se non peggio. Per evitare tanti guai è dunque bene spendere i soldi per le manutenzioni e per la sicurezza. Bene il detto:” l’ordine e la sicurezza sono pane “, Chi fa manutenzione è una persona avveduta e intelligente e sa che pur spendendo oggi, risparmierà in futuro. Stessa cosa è pagare i debiti fatti quanto prima per poter iniziare altri lavori subito dopo. I debiti si possono fare, ma poi vanno pagati e tutto ruota, di solito, in funzione ai soldi in cassa. I nostri vecchi avevano paura dei debiti poiché sapevano che l’affidabilità di una persona e, nel nostro caso di un Comune, è non aver debiti, essere in pareggio, se non in avanzo. “, Il che ci permette di” guardare al futuro con più serenità”. Mi scuso per le banalità dette , ma se tutti noi capiamo queste banalità, forse marceremo in avanti in una unica direzione, e non camminando indietro. Per ciò che riguarda le DIMISSIONI in generale, continuo a stimare il Direttore del personale della società in cui ho lavorato. Quando riceveva la busta con le dimissioni di un valevole impiegato diceva “ caro Signore ascolti: si preda 15 giorni di ferie, mediti bene le sue dimissioni, può darsi che lei sia stanco o deluso. E’ normale per chi si dà tanto da fare. Poi torni sereno e ne parliamo” Molti impiegati ritornavano più sereni e si trovava un accordo poiché perdere valevoli persone è come perdere una ruota in un carro. Anche se si dice , per consolazione, il contrario.