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Discussione in merito al Piano di riqualificazione rete ospedaliera

CRONACA - 14 11 2019 - Ilaria Peraldini

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/morelli sondalo

Ho appreso dalla stampa locale l’articolo relativo al confronto tra amministratori del sondriese, con relativo commento di non condivisione della posizione dei Sindaci della media e alta valle.

 

Premesso che il documento con le osservazioni, elaborato e firmato da 16 Sindaci che lo hanno condiviso con cognizione e dopo attenta valutazione, ha espresso considerazioni tecnico-scientifiche ampiamente discusse sulla scorta delle considerazioni e statistiche (peraltro riferite nella loro maggior parte negli anni 2016/2017), dal Politecnico di Milano, sorprende sinceramente constatare come senza alcun confronto, gli amministratori del sondriese boccino le stesse.

 

Quello che più mi sorprende è il riferimento alle ipotetiche “alleanze” con gli ambiti distrettuali di Morbegno e Chiavenna, come se la sanità di montagna e le necessità di efficacia ed efficienza della salute dei cittadini Valtellinesi e Valchiavennaschi possa risolversi “a colpi” di maggioranza dei Sindaci.

 

Nella Conferenza stampa tenutasi a Grosio è specificatamente emersa la volontà di contribuire, con la presentazione del Documento, ad evitare qualsiasi campanilismo locale, perché la salute dei cittadini deve esser patrimonio sensibile delle realtà locali e regionali.

 

Spiace constatare vecchie “tradizioni”, che nella buona “politica” dovrebbero essere già superate, di alleanze o maggioranze su un tema cosi delicato, quale la salute dei cittadini e la funzionalità e organizzazione della rete ospedaliera, considerata anche la necessità, sempre più crescente, della popolazione residente e non.

 

Per quanto detto, avendo informato tutti i Sindaci della nostra Provincia circa le nostre considerazioni sul piano del Politecnico, ci aspettiamo di discutere serenamente (con dati scientifici e inconfutabili), respingendo sin da ora metodi che non ci appartengono, con l’auspicio di poter affrontare un tema così importante come la sanità, con proposte (a tutt’oggi non pervenute), che dovranno vedere il coinvolgimento di tutti gli amministratori del territorio, al fine di ricercare soluzioni che non mortifichino l’operato dei lavoratori e addetti e siano confacenti alle reali esigenze del territorio montano e del rispetto delle legislazioni vigenti.

 

Soprassiedo alle dichiarazioni del nuovo ospedale; vorrei ricordare che a Sondalo sono chiusi da molti anni 4 padiglioni, patrimonio della collettività nazionale e regionale.

 

Il Sindaco di Sondalo

Ilaria Peraldini

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