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Facciamo barba e capelli alle "mulàdi" dell’Adda in Tirano

CRONACA - 10 10 2022 - Ezio (Méngu)

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/La boschina sulle” mulàdi” dell’Adda in Tirano
La boschina sulle "mulàdi" dell’Adda in Tirano

Per coloro che non sanno il dialetto tiranese, li “mulàdi“ sono i muri laterali in pietra di un alveo di fiume.

Orbene, a mio parere, forse conviene che l’Ente a cui compete il caso si affretti a far “barba e capelli “ ( rasare  ) alIe” mulàdi “della sponda  orografica sinistra e un poco meno della destra dell’Adda , invasa ormai da fitta vegetazione. Il perché ve lo suggerisco. La fitta vegetazione, che ora si possono chiamare arbusti, che vedete in foto è cresciuta tra le pietre posate in modo magistrale dai nostri vecchi sotto la guida dell’ingegneria austriaca e le mulàdi stanno subendo uno “ stress “. Ricordate ? Gli anziani ponevano le pietre in verticale in modo che la forza dell’acqua non riuscisse a divellere e avevano ragione perché quelle “ mulàdi “ sono ancora al loro posto sane come coralli.

 

Ma ora c’è un ma che dà da pensare, e credo che il guaio sia ormai iniziato e la responsabilità di quanto è accaduto qualcuno dovrebbe prendersela sul gobbo.  Due cose in natura possono divellere quelle pietre: i colpi di piccone di un dissennato e la natura con la sua forza.

Quelle piante lasciate crescere tra le fessure di quelle pietre hanno ormai   superato la barriera rocciosa e, se sono così rigogliose, è perché  si alimentano della terra che hanno trovato dietro l’argine. Orbene quelle piante diventando grosse, ogni giorno e con il loro fusto, divelgono le pietre mentre le radici cercano terra e affondano oltre l’argine.  La situazione, se non si interviene subito, è grama poiché ormai non si riuscirà più a togliere quelle radici se non penetrando in profondità usando un diserbante totale.

Volete un esempio del risultato? Andate a vedere le “mulàdi “del torrente Poschiavino. Malgrado la buona volontà dei volontari, le piante ricrescono ubertose di un metro o due all’anno. Un grosso lavoro causato da coloro che non sono intervenuti in tempo utile; inoltre spese supplementari, a meno della mano gratuita degli “eroici “volontari che si accontentano di un pasto. Nel torrente Poschiavino alveo e” mulàdi” sono in una situazione da peccato mortale e per rimediare ora occorre la ruspa, il fuoco, e tanto di quel diserbante da far morire bisce e topi. Secondo me è un peccato mortale uccidere quelle bestioline

 

Si vuole che capiti la stessa cosa anche per le “ mulàdi “ dell’Adda in Tirano ? Lasciamo ancora crescere quegli arbusti e tra qualche anno vi troveremo topi e bisce, per non dire altro, in casa e per le stradine a fianco dell’Adda.

 

Ezio (Méngu)

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