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Il Sunà da mars ha chiamato… la neve

CRONACA - 25 02 2018 - redazione

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/Sunà da mars 2018

Sabato sera tutta Aprica è risuonata dei campanacci che tradizionalmente devono richiamare la natura al risveglio per la fine dell’inverno. Come però a volte accade, invece dell’erba è arrivata la neve, ma certo la cosa non può che fare piacere agli operatori e ai turisti che vedono così la possibilità di allungarsi di una già ottima stagione.

 

L’anticipazione di pochi giorni a sabato 24, rispetto alla data canonica del 28, ha consentito ai tanti turisti, sia italiani che stranieri, di godersi lo spettacolo caratteristico degli infaticabili scampanatori che per qualche ora hanno chiamato l’erba.

 

Una ventina di gruppi folkloristici dalla Valtellina e dalle vicine Valcamonica e Valposchiavo, in abiti tradizionali e muniti di pesanti bronse e sampogn, si sono uniti per dare manforte ai cortei dalle sei contrade (Liscedo, Liscidini, S. Maria, Mavigna, Dosso e S. Pietro). Una volta riuniti in Corso Roma, i gruppi si sono diretti in un unico corteo alla Piazza da li sés cuntradi dove ognuna delle contrade ha ricevuto un campanaccio ricordo di questa edizione e, al passaggio di S. Maria, c’è stato un commosso saluto ad Andrea, giovane recentemente scomparso. C’è stato poi il passaggio del campanaccio simbolo del Sunà da mars da Liscidini a S. Maria che lo suonerà nell’edizione 2019. E dopo il corteo tutti hanno potuto degustare il mach, con polenta, salsiccia e formaggio, accompagnato da un bicchiere di vin brûlé che ha riscaldato gli animi, fortunatamente non troppo infreddoliti vista la serata mite. Da Dosso e S. Maria sono partiti anche due carri folkloristici, allestiti dai giovani contradaioli, che hanno animato le sfilate e la piazza.

 

Soddisfazione di tutti per l’ottima riuscita della serata, sia per la partecipazione di pubblico superiore al solito (l’anticipazione al sabato aveva proprio questo scopo, viste le ripetute richieste dei turisti che in settimana difficilmente possono essere presenti) che per l’organizzazione in piazza dove la “macchina” della Pro Loco e dei tanti volontari, tra cui il gruppo Alpini di Aprica, cui va il ringraziamento dell’amministrazione, è funzionata alla perfezione per la gestione dei gruppi e la distribuzione del mach.

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