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In ricordo di Valentino Candiani

CRONACA - 11 09 2018 - Flavia Altavilla

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/Valentino Candiani

Riri Sa, vuole ricordarti citando un frase di Richard Bach, tratta dal libro Il Gabbiano Jonathan Livingston: “Qualunque cosa tu faccia non pensare mai a cosa diranno gli altri, segui solo te stesso, perché solo tu nel tuo piccolo sai cosa è bene e cosa è male, ognuno ha un proprio punto di vista, non dimenticarlo mai, impara a distinguerti, a uscire dalla massa, non permettere mai a nessuno di catalogarti come "clone di qualcun altro", sei speciale perché sei unico, non dimenticarlo mai”.

 

Parole per descrivere un uomo generoso che ha donato la sua collaborazione in un progetto di Alternanza Scuola Lavoro tra Riri Sa di Tirano e PFP di Sondrio, realizzando un servizio fotografico in bianco nero.

 

Con la tua macchina fotografica, compagna inseparabile della tue giornate, hai colto l’essenziale delle piccole cose rendendole grandi, e ora noi vogliamo ricordati con un'immagine, dove i fili che tessono i percorsi della nostra vita hanno fatto sì che potessimo incontrarci.

 

Flavia Altavilla-Riri SA

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1 COMMENTI

12 09 2018 13:09

Méngu

“ricordarti citando un frase di Richard Bach, tratta dal libro Il Gabbiano Jonathan Livingston: “Qualunque cosa tu faccia non pensare mai a cosa diranno gli altri, segui solo te stesso, perché solo tu nel tuo piccolo sai cosa è bene e cosa è male, ognuno ha un proprio punto di vista, non dimenticarlo mai, impara a distinguerti, a uscire dalla massa, non permettere mai a nessuno di catalogarti come "clone di qualcun altro”. Ecco una frase che tutti i giovani e meno giovani dovrebbero far propria. Ma non è sempre così. Spesso si ha paura “dell’altro e del Mondo “ poiché “chissà cosa dirà la gente e il Mondo è già tutto conosciuto”. Sbagliato, assolutamente sbagliato ! Essere incolonnati nelle idee significa aver perso la propria libertà di creare. Uscire dalla massa significa far funzionare il proprio cervello. Ogni tua idea sarà un progetto reale poiché la realtà nasce dall’idea. Quante persone sono prigioniere dalla propria cultura locale, dalle proprie tradizioni ed è un peccato poiché ognuno di noi può migliorare il mondo solo se non è ancorato a ciò che esiste già. “ Il dormiveglia “ della consuetudine e dell’inerzia è la droga sottile che ti offre, molte volte, chi ti comanda e chi ti impone dogmi. “ La veglia” dei tuoi pensieri è il fiore di ciò che il tuo cuore, la tua mente, il tuo spirito ti suggerisce. Ogni persona deve “ programmare “ la sua strada con il dettato primario del Bene e d’Amore per gli altri, ma anche per se stesso. Basterebbe poco per cambiare in meglio un sacco di cose, ma siamo fatti poco compatibili per agire con buon senso comune che ci farebbe stare meglio. L’egoismo prevale ed è peggio per noi !