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La confusione regna sovrana

CRONACA - 17 06 2020 - Comitato per la razionalizzazione

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Come comitato di cittadini ci siamo interessati alla Legge 12/2019 sul rinnovo delle concessioni idroelettriche perché il tema è di fondamentale importanza per il Paese e per i nostri territori. Abbiamo auspicato un percorso di coinvolgimento dei vari attori e delle linee guida, delle richieste per avere in tempo utile una legge chiara, condivisa, ben fatta.


Regione Lombardia il 31 marzo approva la legge senza averla discussa in commissione, con le province ed i comuni, in sostanza senza condividerla con nessuno.
Una scelta voluta e meditata della giunta regionale che non è comprensibile, è autoreferenziale, e poco rispettosa degli altri organi del consiglio regionale e degli enti locali.
La Regione ha approvato una legge a maglie molto larghe (si può fare di tutto) che rimanda molte decisioni importanti alla discrezione della giunta e che non dettaglia aspetti importanti.
Da tempo il Comitato aveva presentato un corposo documento dove si invitava Regione Lombardia a produrre una legge chiara che non si prestasse a facili ricorsi o addirittura incostituzionale.
Siamo stati profeti in patria a pochi mesi dalla sua emanazione la legge regionale è stata impugnata dal governo nazionale
Il rischio di un’altra occasione persa si è purtroppo avverato.


Di chi è la responsabilità?
L’attuale governo giallo/rosso impugna la legge pasticcio Lombarda e la Valtellina e la Valchiavenna ancora una volta vengono beffate
Per capire cosa sta veramente succedendo il Comitato ha già calendarizzato una serie di incontri con esponenti del governo a cominciare da On. Enrico Borghi deputato del PD che si è occupato del tema ed a seguire con il ministro allo sviluppo economico On. Stefano Patuanelli.
Non va diversamente meglio il progetto per  la razionalizzazione delle linee ad alta tensione  nel tiranese.
Dopo il pasticcio avvenuto al tavolo tecnico, che tecnico non è, e la proposta inaccettabile e velleitaria di Terna, rimaniamo sempre in attesa di una risposta alla controproposta avanzata dai sindaci di Mazzo e Tovo.
Chi vivrà vedra’..forse


Comitato per la razionalizzazione delle linee ad alta tensione Valtellina-Valchiavenna-Valcamonica

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