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Le grandi centrali idroelettriche di Valtellina e loro scadenze di Concessione

CRONACA - 13 03 2023 - A cura di Ezio (Méngu)

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/La moderna centrale idroelettica di S. Antonio della Eisackwerck  sul Talvera – Bolzano
La moderna centrale idroelettica di S. Antonio della Eisackwerck sul Talvera – Bolzano

Pongo un quiz da fare drizzare le antenne anche alla persona più “ gnorgna “: quali sono le grandi centrali idroelettriche in Valtellina che hanno la Concessione scaduta? Penso che pochi lo sappiano se non gli addetti ai “lavori “e forse coloro che sono determinati nel sapere quanta ricchezza ci dà il nostro “carbone bianco “.   

 

La domanda quindi è difficile e nella maggior parte dei casi è senza risposta, o la risposta è da balbettio perché ognuno di noi, pur vivendo nel territorio e avendo sentito parlare di centrali, forse non si è mai dato la pena di “contarle” ma solo di “vagamente osannarle quali motori di ricchezza silente e continua. Non c’è da stupirsi poiché è una cosa normale per i comuni cittadini, che innanzi alle mille problematiche del vivere del giorno d’oggi, andare alla ricerca del numero delle nostre centrali e della loro ubicazione, studiarne le loro caratteristiche tecniche e di produzione sarebbero forse presi in giro come dei “fissati “. Io, a causa della mia “malattia professionale” e avendo lavorato per 38 anni nelle centrali idroelettriche, immerso tra alternatori, turbine, condotte forzate e dighe mi sono documentato sulla loro scadenza di Concessione, e di quelle con Concessione già scaduta vi farò l’elenco.

 

In valle solo chi ha i capelli grigi per la vecchiaia può ricordare la costruzione di alcune delle grandi centrali idroelettriche e forse pochi sanno valutare l‘impegno lavorativo dei tecnici e operai che le hanno costruite. E’ noto che la maggior parte delle nostre centrali e dighe hanno una età media di oltre 60 anni. Per costruire questo grande reticolo idroelettrico sfruttando quasi la totalità dell’energia potenziale dell’acqua raccolta nei bacini ci sono voluti quasi cento anni (le prime centrali sono dell’inizio ‘900) e ora noi abbiamo ereditato questa “ ragnatela d’oro “  dai nostri vecchi e che Dio li benedica per il loro ingegno e lavoro. Tutti questi impianti sono una meraviglia di ingegneria elettrica e idraulica.

 

Il Governo Italiano ha stabilito con legge il tempo di scadenza di gestione di questi impianti che i Gestori sono tenuti a rispettare. La norma era di 60 anni e i Concessionari ne hanno tratto una grande ricchezza producendo energia elettrica per loro o per tutta la Nazione. La Valle, da parte sua, ne ha beneficiato, forse in parte, con la riscossione dei Canoni e Sovracanoni, dovuti per legge a compenso dell’uso dell’acqua e in anche in relazione alla produzione di Energia idroelettrica prodotta annualmente.

 

I soldi dei Canoni e dei Sovracanoni degli impianti in Concessione sono stati dati a vari Enti e spesi a beneficio del territorio montano e a vantaggio del cittadino. Questa mia elementare e incompleta spiegazione sta a significare che gli impianti non sono di proprietà di chi li gestisce ma sono stati dati solo in uso ai Gestori che hanno il compito di tenerli in perfetta efficienza per la produzione di energia elettrica garantendone una regolare manutenzione e in particolare la loro sicurezza. Ora molti di questi grossi impianti hanno la Concessione scaduta, molti sono gestiti provvisoriamente in attesa di rinnovo, naturalmente continuando a pagare i Canoni e Sovracanoni. Il problema del rinnovo delle concessioni ha avuto un iter difficoltoso, basti pensare che in questi ultimi 20 anni si sono avute ben 8 proroghe, benché la Regione Lombardia abbia già legiferato e fatto i Regolamenti per bandire le Gare e c’è chi pensa ancora di rinviare le Gare.

 

E’ fondamentale spiegare in modo elementare queste cose poiché anche la gente comune, il comune cittadino, deve sapere che in questi ultimi tempi vi è fermento di interessi tra i Concessionari di impianti con Concessione scaduta e tra i potenziali partecipanti alle Gare per i rinnovi delle Concessioni. Per i Cittadini seguire l’evoluzione e interessarsi della tematica dei rinnovi delle Concessioni degli impianti idroelettrici è cosa importantissima, poiché questi impianti dureranno, se rinnovati tecnicamente e con continua manutenzione, ancora per decine e decine d’anni fornendo alla Valle i soldi per la salvaguardia del territorio e per altre importanti opere.

 

La Regione Lombardia nel redigere il regolamenti di Gara per le Concessioni è stata ben chiara e precisa, inoltre è stata nominata dalla Regione una Commissione di Tecnici che raccoglierà tutti i dati forniti dagli Concessionari di impianti in scadenza o scaduti, ne esanimerà la completezza e l’esattezza.  Nei regolamenti di rinnovo delle Concessioni, si è tenuto ben presente di previlegiare coloro che contempleranno nelle loro offerte di Gara progetti che previlegiano i potenziamenti, gli aumenti di produzione elettrica, la manutenzione costante degli impianti, i rilasci d’acqua per il territorio e l’aumento di rilascio (minimi vitali ) in riferimento al bacino imbrifero sfruttato, l’aumento dell’importo dei Canoni e Sovracanoni. Insomma si tiene conto che oltre alla ricchezza dovuta alla energia elettrica prodotta, il territorio abbia anch’esso i giusti vantaggi economici.

 

Forse ci è dato da pensare, non a torto, che dei buoni consigli, suggerimenti, normative ne è pieno il Mondo, ma una azione che ritengo particolarmente importante e certamente fattibile è quella che oltre a coloro che esamineranno le offerte di Gara, potrebbero di certo essere utili e tenuti in considerazione i consigli tecnici di coloro che hanno lavorato per anni in quegli impianti e ne conoscono la vita, il funzionamento dei macchinari e la loro sicurezza. Le competenze in questo campo ci sono in Valtellina, ma occorre dare spazio e ascolto.

 

La vita ci insegna che se noi aspettiamo che i pizzoccheri cadano dall’alto e in bocca, magari per poi continuamente lagnarci per cose che non riteniamo giuste è nostro dovere interessarci della questione della Scadenza delle Concessioni idroelettriche in modo che oltre al giusto interesse del futuro Gestore ci sia anche e soprattutto quello del territorio. Sappiamo tutti che coloro che possiedono la ricchezza in mano se la tengono ben stretta e se a loro ne viene chiesta una parte sovente e ottenuta è stato per il fatto che il cittadino ha potuto contrattarne una giusta parte. Chi vuol intendere intenda.

 

Rispondo al quiz.  

I grandi impianti idroelettici di grande derivazione ( maggiori di 3 MW ) in Valtellina con Concessione già scaduta sono :

In Concessione a A2A :

Impianto Premadio I – Diga di Cancano II.

Impianto Grosio ; Grosotto; Lovero; Stazzona.

In Concessione a Edison :

Impianto Venina- Armisa- Publino; Impianto Belviso Superiore, Impianto Belviso Inferiore, Impianto Codera-Ratti .

Gli impianti in Concessione a ENEL

Scadranno tutti nel 2029. 

 

 

A cura di Ezio (Méngu)

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