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Pendolari lasciati a terra perché il treno è partito in anticipo

CRONACA - 01 10 2019 - Michele Fedele

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Assume aspetti paradossali la condizione di disagio che, oramai, è quasi quotidianamente presente nel trasporto ferroviario nella nostra provincia.

 

Siamo, infatti, abituati ai continui ritardi dei treni che letteralmente “avvelenano” la vita soprattutto ai nostri pendolari, lavoratori e studenti che viaggiano in treno e che, troppo spesso, arrivano in ritardo al lavoro o che troppo tardi fanno ritorno nelle proprie abitazioni alla fine della giornata lavorativa o di studio.

 

Mai, però, avremmo pensato ad un disagio determinato, questa volta, non da un ritardo, bensì….. da un anticipo!

 

Infatti, come ci è stato segnalato da alcuni pendolari della Valchiavenna che svolgono a Sondrio la propria attività lavorativa, giovedi 26 settembre u.s., il treno, la cui partenza è prevista dalla stazione di Sondrio alle ore 17,41, è partito da detta stazione con circa 3 minuti di anticipo, lasciando a terra almeno una decina di viaggiatori che, sbalorditi ed increduli, hanno visto allontanarsi il treno con largo anticipo sull'orario di partenza previsto.

 

Ebbene, succede anche questo!

 

Purtroppo, i disagi sulla nostra linea ferroviaria non sono determinati solo dalle grosse carenze infrastrutturali o dai convogli troppo vecchi per circolare in efficienza. Spesso alcuni problemi dipendeno da piccole mancanze, quali: comunicazioni carenti, autobus sostitutivi mancanti, sale d'aspetto chiuse, coincidenze che “coincidono” poco e, adesso….. anche treni che partono in anticipo!

 

Per eliminare questo tipo di problemi non occorrono grossi investimenti, ma una maggiore attenzione e, forse, un po' di buona volontà.

 

Il Referente Sett. Trasporti CISL Sondrio

Michele Fedele

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