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Pietra tombale sul duplice delitto di Zalende

CRONACA - 11 03 2023 - Guido Monti

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/immagine tratta da Tio.ch
immagine tratta da Tio.ch

Il grave fatto di sangue risale al novembre 2010, quando a Zalende, frazione di Brusio nel vicino Cantone dei Grigioni, i coniugi Gabriella Plozza e Gianpiero Ferrari vennero uccisi a colpi di pistola.  Adesso i giudici elvetici hanno disposto l'archiviazione dell'inchiesta sul delitto della coppia.

 

Gli inquirenti svizzeri sono giunti alla conclusione che non esistono ulteriori responsabilità all'infuori di quelle accertate a carico dei due uomini riconosciuti colpevoli in via definitiva in Italia. Quale esecutore materiale è dunque stato confermato il moldavo Ruslan Cojocaru, adesso 41enne, e come mandante il 51enne Ezio Gatti di Castione, malgrado si sia sempre dichiarato innocente. La magistratura rossocrociata ha emanato un decreto di abbandono dell’indagine, che equivale alla cessazione dell’iter processuale avviato in Svizzera contemporaneamente a quello della Procura di Sondrio. Gatti è stato condannato a 23 anni per concorso 'anomalo' nel duplice omicidio e la sentenza è divenuta definitiva 5 anni orsono con la conferma da parte della Corte d’Appello di Milano del pronunciamento avvenuto in Assise a Sondrio. I giudici lo hanno ritenuto l'istigatore di Cojocaru, inviato a recuperare del denaro dai due consorti coi quali sarebbe stato da tempo in affari. L'incarico si tramutò in una tragedia non voluta da Gatti e l'esecutore materiale ha avuto una pena di 30 anni dopo che la Cassazione aveva rimandato a Milano il giudizio di 2° grado. Nel novembre del 2018 i giudici milanesi decisero di negare l’aggravante della crudeltà cancellando così l'ergastolo cui era stato condannato il moldavo, in quanto prevalse la tesi del delitto commesso d’impeto.

 

Guido Monti

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