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Poste, Crosio: "Class action per tutelare i cittadini"

CRONACA - 28 01 2017 - Redazione

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/Jonny Crosio

«Da tempo denunciamo disagi e disservizi per i cittadini, confidavamo in un’azione decisa da parte del Governo che, invece, è rimasto sordo alle proteste che aumentano di giorno in giorno. Come Lega Nord, insieme al collega Nicola Molteni, deputato comasco, ci siamo attivati: se non sono servite le interrogazioni in Parlamento toccherà alla presidente di Poste Luisa Todini e all’amministratore delegato Francesco Caio rispondere in commissione al Senato e sarà la magistratura a valutare le responsabilità della società che ha il dovere di garantire l’efficienza del servizio a tutela degli utenti. Non è accettabile che a pagare per la cattiva gestione di Poste siano i cittadini: le segnalazioni si sono moltiplicate negli ultimi tempi. E se gli auguri di Natale recapitati a gennaio inoltrato hanno sollevato malumori, le bollette che non arrivano hanno causato disagi veri, per questo chiedo alle società di servizi di verificare le ragioni dei mancati pagamenti prima di procedere con l’interruzione del servizio».

 

Così il senatore Jonny Crosio che, da membro della commissione Lavori pubblici e comunicazioni, insieme ai colleghi della Lega Nord, ha chiesto la convocazione urgente dei vertici di Poste per la settimana prossima.

 

Con il collega Molteni coinvolgerà le associazioni dei consumatori per promuovere una class action: «Non possono essere i cittadini a pagare per le conseguenze derivanti dai disservizi - continua -: Poste dovrà assumersi le sue responsabilità, rimborsare per i danni causati e chiedere scusa all’Italia intera». A sostegno di queste iniziative, in provincia di Sondrio la Lega Nord organizzerà una raccolta firme allestendo dei gazebo nelle piazze dei principali centri, perché se la scarsa efficienza del servizio è evidente all’Italia intera è nelle zone periferiche come la nostra dove si stanno verificando i disagi maggiori.

 

«Non si sa con quale frequenza venga consegnata la corrispondenza nei nostri paesi né come funzionino i centri di smistamento - conclude il senatore Crosio -, è facile immaginare male considerati i risultati. Cittadini e aziende pagano Poste per un servizio e Poste ha il dovere di assicurarlo: se non lo fa è inadempiente, dunque perseguibile penalmente».

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