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Razionalizzazione linee elettriche: oltre 50 persone all'incontro pubblico

CRONACA - 01 01 2022 - Cs

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/Razionalizzazione linee elettriche, incontro

Giovedì 30 dicembre 2021, su iniziativa dell’arch. Fulvio Santarossa si è tenuto un incontro informativo in merito alla proposta progettuale elaborata da Terna per la realizzazione di una stazione elettrica di trasformazione sul territorio del comune di Villa di Tirano, in località Chiari.

 

La partecipazione di pubblico interessato è stata indubbiamente significativa, soprattutto in considerazione del momento, quello delle feste di fine anno, in cui potrebbe essere facile pensare che ognuno sia distratto da altri interessi. Oltre 50 persone si sono invece trovate presso l'auditorium Mascioni di Villa di Tirano, con controllo di verifica, all’ingresso, del Green pass rafforzato e nel rispetto delle disposizioni in materia di prevenzione della diffusione dell’epidemia Covid, come richiesto dall’organizzazione, sedute a debita distanza, con mascherina FFP2 e ad una temperatura evidentemente condizionata dalla necessità di lasciare le finestre aperte, per precauzione.

 

Presenti, tra un pubblico attento e interessato alla puntuale e articolata esposizione, gli agricoltori che nella piana di Villa ci lavorano tutti i giorni e che sono i principali protagonisti della gestione del territorio, erano presenti i proprietari dei fondi interessati dal progetto, c’erano membri dell’attuale Consiglio comunale ed ex amministratori, erano presenti tecnici e liberi professionisti ed erano inoltre presenti cittadini semplicemente interessati al destino del territorio di Villa.

 

Nel corso della serata è stato illustrato, in modo puntuale e con il supporto di immagini, il contenuto della proposta progettuale che prevede la realizzazione della stazione elettrica “Poschiavino” nell’ambito dell’attuazione della fase B del progetto di razionalizzazione della rete di trasmissione della provincia di Sondrio che prevede interventi sul tratto da Grosio a Villa di Tirano.

 

Inevitabile e importante è stato naturalmente il richiamo con presentazione dell’accordo di programma “Razionalizzazione della retedi trasmissione nazionale relativa alla Lombardia Nord Orientale” siglato nel 2003 che aveva creato le condizioni per la realizzazione della linea 380 kv “San Fiorano-Robbia” e la dismissione e l’interramento di altre linee nella fase A dell’accordo stesso. E’ stato opportunamente sottolineato che gli elaborati grafici di previsione, allegati al suddetto accordo di programma, localizzavano la stazione elettrica Poschiavino nel territorio del comune di Tirano.

 

In conclusione, è stato esposto un interessante e puntuale escursus sui successivi passaggi istituzionali che hanno portato alla proposta, da parte di Terna, di variazione dei citati accordi del 2003. E’ stato precisato che gli stessi prevedevano, oltre alla localizzazione della Stazione Elettrica Poschiavino sul territorio comunale di Tirano, una dimensione della stessa notevolmente meno imponente, con un utilizzo di territorio stimato in circa 2 ettari, in evidente contrasto con l’attuale proposta di edificazione, nel bel mezzo della piana agricola di Villa con una dimensione lievitata fino a circa 8 ettari.

 

L’articolata esposizione delle informazioni messe a disposizione dei presenti ha consentito una partecipata discussione ed un interessante dibattito, seppur non siano mancate anche alcune espressioni comprensibilmente colorite, tipico di quando l'argomento tocca la sensibilità delle persone.

 

L'assemblea ha espresso l’unanime contrarietà al progetto, condividendo e rafforzando la decisione già assunta dal Consiglio Comunale di Villa di Tirano, nella seduta del giorno precedente, con la quale ha espresso voto negativo all’approvazione della bozza di accordo di programma che prevede il progetto. E’ stata inoltre avanzata la proposta, unanimemente condivisa, di predisporre un documento condiviso di osservazioni da inviare a Terna entro il 15 gennaio 2022 relativamente alla procedura espropriativa.

 

Fermo restando che, le competenze per l’adozione di provvedimenti di carattere amministrativo sono in capo agli enti istituzionali del terrritorio, è stata valutata opportuna la creazione di un movimento di opinione che, operativamente, possa elaborare ragionamenti e valutazioni sul progetto di costruzione della Stazione Elettrica e sugli impatti ambientali previsti, nell’intento di favorire l’individuazione di soluzioni che minimizzino gli impatti sulle sfere territoriali (natura, paesaggio, agricoltura, turismo, economia locale, identità locale), valutando anche opzioni di localizzazione  alternative che non tengano meramente conto della "razionalità dell'impianto elettrico", ma soprattutto del territorio, inteso come poliedro sociale e ambientale.

 

E’ riconosciuta, inoltre, altrettanto importantela ricostruzione del processo decisionale, al fine di definirne e calibrarne il grado di equità sociale, intesa anche come equilibrio tra territorio occupato ed indennizzi percepiti ed affermare la valenza indiscutibile della regola di "PACTA SUNT SERVANDA" (i patti vanno rispettati) conriferimento agli accordi del 2003.

 

L'assemblea ha inoltre manifestato preoccupazione in merito alla gestione più in generale dei processi costruttivi a Villa di Tirano, che, da anni, stanno provocando un importante consumo di suolo e il depauperamento dei valori paesaggistici e ambientali. L’espressione di tali considerazioni induce a pensare, con cauto ottimismo, alla maturazione nel paese, di una nuova coscienza "Green".

 

Si apprende, in conclusione di serata, che sono pervenuti all'assemblea vari messaggi di solidarietà da parte di cittadini di altri comuni del Tiranese, probabilmente, resisi consapevoli dell'incongruenza e dell’ingiustizia progettuale della proposta. Tali attestati, sono stati indubbiamente molto apprezzatida tutti ed hanno fornito ulteriore stimolo e motivazione per reagire all'imposizione.

 

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1 COMMENTI

02 01 2022 14:01

Méngu

Leggo nel poco chiaro articolo: " riconosciuta, inoltre, altrettanto importante la ricostruzione del processo decisionale, al fine di definirne e calibrarne il grado di equità sociale, intesa anche come equilibrio tra territorio occupato ed indennizzi percepiti ed affermare la valenza indiscutibile della regola di "PACTA SUNT SERVANDA" (i patti vanno rispettati) conferimento agli accordi del 2003.” *********** Per cortesia, cavatemi un curiosità personale! Vorrei sapere, secondo il giusto e onorato detto: “.PACTA SUNT SERVANDA”, la formulazione degli accordi del 2003 con nome e cognome e “con carta canta” di colui o coloro che hanno fatto gli accordi del 2003, solo così ogni discussione in merito può iniziare per il verso giusto. Amministrare un territorio è una responsabilità che non cessa a fine mandato. Il signor sindaco Franco Spada ci può dare ufficialmente delucidazioni in merito?