Sconfinando, 25 anni e non sentirli

Il 2021 è terminato, ma, a differenza di quanto ci aspettavamo, non esente da restrizioni e dalle ombre di una pandemia che si protrae nel tempo. Sconfinando ha visto, in questo anno così particolare, il 25ennale della sua fondazione; ricorreva il 1996. Un compleanno che non abbiamo potuto festeggiare perché la pandemia non ci ha permesso di organizzare incontri e nemmeno di pensare a momenti celebrativi. Però, non possiamo non ricordare quanto fatto e, soprattutto, quanti hanno lavorato per la costituzione e la sua gestione.

Il commercio equo solidale è cambiato, così come il mondo. Un tempo i paesi di origine erano per lo più africani e sud Americani, mentre ormai provengono da tutto il globo. Si deve evidenziare che sono sempre più i progetti sociali italiani, che ci permettono di sostenere emergenze che affliggono il nostro Paese. I batik, i pali della pioggia e giochi a vento caratterizzavano il negozio di quegli anni, mentre ora si trovano molti prodotti che riciclano materiali e sfruttano tecnologie o agricoltura sostenibili. Il tempo cambia e anche le esigenze del consumatore, sempre più attenti al mondo e alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. L’ambiente è sicuramente l’argomento principale in tutti i dossier di questo periodo, ma anche la sussistenza economica dei progetti e la dignità sociale di chi opera, sono valori essenziali a cui noi tutti dovremo porre sempre maggiore attenzione.

Dentro i grandi stravolgimenti del mondo, anche la nostra bottega è cambiata. Da via XX settembre si è trasferita nell’attuale negozio. Nel 2018 sono stati fatti importanti lavori di ristrutturazione e modifica del negozio, che hanno permesso di valorizzare al meglio i prodotti e gli oggetti. Colori nuovi, luci diverse, mobili cambiati sono altre piccole modifiche che cercano di rendere lo spazio sempre più a misura di uomo.

I volontari sono sempre presenti, anche in questi tempi pandemici. Non è scontato, visto che donare il proprio tempo è un valore sempre più raro. A dire il vero, il nostro tessuto sociale ha sempre valorizzato il volontariato. Ciò è dimostrato dal numero elevato di associazioni e di attività svolte da volontari. Ma è rimarchevole il fatto che ci si presenti ogni giorno in negozio, in un’attività a contatto con il pubblico, sebbene siano state prese tutte le misure necessarie a ridurre la possibilità di contagio.

In questi giorni è ripartita la campagna di tesseramento, un valore che testimonia l’interesse e il sostegno di molte persone alla nostra associazione, creando una rete sociale importante, in cui noi crediamo molto.

Questo breve scritto vuole rimarcare una cosa: sono passati 25 anni in cui il mercato equo solidale è cambiato, come il resto del mondo, ma le persone e la loro voglia di portare il proprio contributo restano inalterate e a tutte e tutti loro va il mio ringraziamento. Spero di poter festeggiare con lo stesso entusiasmo anche il trentesimo anniversario.

Come sempre potrete venire a trovarci presso la bottega in Largo Pretorio 5 per conoscere progetti, materie prime e culture di paesi lontani, scoprendo che dietro ogni pezzo, c’è una storia di dignità.