Sindacati: Regione vuole "cancellare" Ats della montagna?
CRONACA - 30 11 2018 - Redazione
Leggendo attentamente la legge Regionale n. 7 del 20 novembre 2018 “Modifiche al titolo I, al titolo III e all’allegato 1 della legge regionale n. 33/2009 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità) si scopre che la Regione Lombardia pone le basi per uno svuotamento delle competenze dell’ATS della Montagna. Se la Giunta Regionale decidesse di percorrere questa strada – prevista solo per ATS Montagna – ci troveremmo di fatto in presenza di un’azienda svuotata e privata delle sue competenze e quindi non ci resterebbe che una sorta di scatola vuota. CGIL e CISL di Sondrio si faranno parte attiva affinché, l’Assessore Regionale alla sanità e il Presidente della Terza Commissione Sanità Regionale, incontrino le OO.SS. per dare le opportune delucidazioni al territorio. Le Segreterie Territoriali
Infatti all’art. 1 comma 1 lettera f) si legge ...”la Giunta può valutare l’attribuzione alle singole ASST delle funzioni di cui all’art. 6 comma 3 – lettere a), b) d) e f).” Ovvero possono essere ...attribuite alle singole ASST:
• “negoziazione e acquisto delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie dalle strutture accreditate....”
• “Governo del percorso di presa in carico della persona in tutta la rete dei servizi sanitari, socio sanitari e sociali...”
• “governo e promozione dei programmi di educazione alla salute, prevenzione, assistenza, cura e riabilitazione”
• “prevenzione e controllo della salute negli ambienti di vita e di lavoro....”
Tutto ciò appare alquanto incomprensibile poiché solo tre anni fa Regione Lombardia aveva introdotto, con la Legge regionale 23/2015, un particolare “favor” per ATS Montagna – che CGIL e CISL di Sondrio avevano valutato positivamente – ed oggi inversamente pone le basi per una sua repentina cancellazione?
Si evidenzia inoltre che l’attribuzione alle singole ASST delle funzioni di cui alla lettera a) “negoziazione e acquisto delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie dalle strutture accreditate ....” comporterebbe un corto circuito di competenze in quanto le ASST – anch’esse strutture accreditate – dovranno “concordare” i budget dei concorrenti...
CGIL e CISL di Sondrio si chiedono da dove nasce l’esigenza di procedere in tal senso, per la sola ATS della Montagna. Quali sono le motivazioni che portano Regione Lombardia a contraddire uno dei suoi capisaldi storici che prevedeva la separazione tra erogatori e pagatori?
CGIL - CISL Sondrio
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