Tangenziale di Tirano: il parere del Geom. Santo Spavetti

Signori che leggete questo articolo sappiate che io sono stato abituato, forse purtroppo, a sentire diversi pareri per farmi un giudizio sulle cose che si dicono e che si fanno. Questo giornale dà e darà sempre spazio alle varie voci, anche alle più contradditorie. Io ne ho piacere ed è per questo che il giornale Intorno Tirano mi è caro. Ora vorrei parlare del geometra Spavetti che personalmente non conosco ma di cui ho letto quasi tutti i suoi articoli sulla Tangenziale di Tirano che a breve sarà realtà. Quello che mi stupisce è il suo “accanimento “nel far valere le sue opinioni con documentazioni, foto e relativi scritti agli Enti competenti sull’ attuale sviluppo progettuale della Tangenziale. Mi sono chiesto, leggendo i suoi scritti, che di certo contengono messaggi interessanti, quale fosse “lo stimolo ’nell’essere così determinato nell’esporre le sue convinzioni. Il geometra segnala: “ il rischio frane-debris flow e caduta massi ( frane indicate dalla VAS del Comune di TIRANO),e che secondo le norme PAI l' occupazione della fascia A sarebbe illegale. I pericoli sussistono? Segnala anche un danno erariale di 10 milioni. Si presenti il raffronto dei costi. "

So per esperienza che l’uomo di valore ama far capire il suo pensiero anche alle persone che per qualsiasi motivo remano al contrario. So che l’impresa di far capire le proprie idee porta grande sacrificio e occorre avere una ferrea forza di volontà. So che tante volte ci si chiede, nei momenti di scoraggiamento e di grande impegno, se il tutto ne valga la pena. Orbene queste domande me le sono poste leggendo i suoi ultimi articoli, sulla nuova Tangenziale di Tirano, pubblicati su questo giornale. L’ultimo suo articolo mi ha fatto passare una notte travagliata dove mi sono sognato di camion posti di traverso, di ghiaccio, e di litanie di camionisti.

Credetemi, nel pomeriggio del 12 di febbraio, qualcosa mi ha spinto a fare una ispezione della zona in cui il geometra Spavetti ha idee ben diverse sullo sviluppo della Tangenziale. Volevo rendermi conto del suo pensiero. Mi sono recato presso quei siti dove la Tangenziale dovrebbe essere in rilevato per circa 200 metri dopo l’uscita della Galleria del Dosso e che va ad interessare il piede della Val Tigozzi, il canale che raccoglie l’acqua di varie vallette e alcuni splendidi siti con altrettanti bei terrazzamenti.

Anch’io mi sono chiesto perché non si è fatto quel tratto, previsto nel progetto fuori terra, tutto in galleria spostandosi più a monte come dice Spavetti (vedi foto). Il progetto era già stato in precedenza redatto, da PRO ITER nel 2003 e approvato dal CDA di ANAS, e non interessava il, poderoso sbancamento sotto costa proprio sopra il Castellaccio. Poi, secondo quel progetto, la galleria poteva proseguire e sfociare con una uscita in finestra per immettersi in Tirano nella zona del Campone e proseguire fin dopo Sernio.

Forse la Tangenziale costava di più ma era più funzionale e diretta per l’alta Valle. Mi sembra che questa idea il geometra Spavetti l’ha portata innanzi con forza tra le altre sue considerazioni. Da parte mia dirò che sogno la Tangenziale di Tirano da più di trent’anni, poiché la sento una necessità assoluta. Mi auguro che si inizi a tamburo battente con il progetto attuale. Sentiamo però anche il parere di Spavetti poiché io penso che nella Vita tutto è possibile sin dove c’è buona volontà, impegno e amore per il territorio. Il mio è un pensiero personale, anche se supportato da molti che però scuotendo la testa dicono: “Ormai l’hanno voluta così, forse è meglio tacere, poiché è meglio adesso un uovo che la gallina domani.” Signor Geom. Spavetti, lo so che è una magra consolazione pensarla così!

Ezio (Méngu)