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Una piazza per tutti

CRONACA - 21 04 2018 - Ercole Ricci

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/piazza basilica madonna di tirano

Una tappa del cammino da compiere è stata fatta. (cit.)
Un passo avanti verso la trasformazione della piazza del santuario della Madonna di Tirano, simbolo straordinario della cristianità valtellinese nonché attrattiva turistica. Un percorso di riqualificazione urbana che restituisce alla piazza la sua identità storica, in cui promuovere la socializzazione.

 

Una piazza funzionale, vissuta e non distratta, non una linea ad alta velocità o di parcheggio. Un Luogo dove ci si ferma, si passeggia, un segno alla disponibilità, dell'accoglienza che permette l'accesso senza difficoltà alle persone diversamente abili.
Giova ricordare anche la sistemazione dei servizi pubblici adiacenti il Santuario, nei quali sono stati sostituiti i sanitari migliorandone l'igiene e la funzionalità.

 

Io penso che il concetto di comunità si declina nell’aver rispetto dei Luoghi, siano essi materiali o immateriali (dalle piazze alla cultura dall’attenzione, all'educazione, al sociale). Opere, quelle eseguite, di cui si parlava da anni ma che solo ora, grazie ad amministratori attenti e lungimiranti, senza grandi proclami sono state portate a termine. Un grande gesto quello di consegnare alla Comunità e alle nuove generazioni un luogo che non è esagerato definire sacro per ciò che rappresenta.

 

Ora sta a noi tutti mostrare e dare prova di senso civico, ma anche agli organi a cui compete la vigilanza di arginare e contrastare con decisione il fenomeno dei parcheggi selvaggi, che sovente ostacolano l'accesso al santuario.
Naturalmente tutto questo spero che rappresenti solo l'inizio della riqualificazione integrale e la collocazione di arredi urbani consoni.

 

Ercole Ricci

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1 COMMENTI

21 04 2018 13:04

Méngu

“Naturalmente tutto questo spero che rappresenti solo l'inizio della riqualificazione integrale e la collocazione di arredi urbani consoni”. Gentile e stimato Ercole, la Tua lettera, per conto mio, è degna d’essere letta con attenzione e ascoltata. Ma non sarà ascoltata poiché contiene i germi d’interessi contrapposti, non capiti da ogni persona di buona volontà che guarda quella piazza e quella Basilica come un gioiello della nostra città. Parole dure le mie ? Ma nemmeno per sogno. Sono un tiranese che ha seguito da cinquanta anni le vicissitudini , gli alterchi, i mugugni, le prese di posizioni per la riqualificazione di quella piazza. La colpa non è di certo da attribuire alle varie Amministrazioni, ma al “ corollario “ di vari interessi che non preciso e non dò condanna alcuna poiché in ogni società il bello o il brutto lo creano i cittadini. Per conto mio quella piazza è brutta e disordinata quando vedo macchine dal parcheggio selvaggio, quando vedo il piazzale con i disegni decorativi in marmo frantumati e con buchi, quando usano al pari di una rotonda la Basilica, tanti automobilisti di passaggio, che vogliono vedere la struttura della chiesa dal finestrino della macchina e nel contempo tanti clienti dei bar, insieme alla bibita si “bevono” e respirano i gas di scarico. Quelli sono gratis! Ecco, per me quella piazza è brutta quando tutto questo esiste e si perpetua. Ma va bene così! Ognun conduca l’asino dove vuole e qui gli faccia la sua casa. Preciso che le precedenti amministrazioni hanno fatto di tutto per impedirne l’accesso indiscriminato alle macchina perfino installando una aiuola semovente che impediva il passaggio a tempi debiti. Scomparsa ! Ora, qualcosa s’è fatto, posando un nuovo porfido e ponendolo allo stesso livello del piazzale della Basilica. Appena finito ecco che quello spazio si riempie di macchine in sosta. Meno male che vi sono dei paletti che impediscono il parcheggio sul sagrato altrimenti lo stesso sarebbe invaso dalle macchine. Suggerisco al Rettore del Santuario di essere fermo e difensore della Tradizione, poiché io credo che qualcuno in futuro chiederà di ricevere la S. Comunione in macchina parcheggiato o comodamente seduto in un bar innanzi ad una bibita. Cosi va il Mondo caro Ercole, e malgrado il nostro desiderio di far bella e quieta quella Piazza , gli interessi prevarranno sulla bellezza. Tranquillo Ercole, il dialogo è inter nos, tanto non ci ascolta nessuno.