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Uno Strip Tease involontario

CRONACA - 18 07 2022 - Ezio (Méngu)

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/Il ponte sul torrente Poschiavino
Il ponte sul torrente Poschiavino

Il confine tra il Comune di Tirano e quello di Villa di Tirano è segnato sulla statale n. 38 da un ponte che d’ora in poi chiamerò “ponte dello Strip Tease “ Vi chiedete il perché e io ve lo dirò in un orecchio in modo che solo i maggiorenni sentano. L’altro ieri, giornata di calura, mi sono diretto a piedi dalla via S. Giuseppe per giungere sulla statale n. 38 camminando sul marciapiede.

 

Volevo giungere sino al canale di scarico della Centrale Poschiavino. In quel sito volevo prendere un poco di frescura trasmesso dallo scorrere dell’acqua cheta del canale e ammirare la grande torre di acciaio, che come una torre Eiffel  si erge e domina il “ Tirùn de Vìla “   ed è fiero esempio di devastazione impattante del territorio. Per giungere in quel sito dovevo per forza attraversare il ponte sul torrente Poschiavino. Il traffico sulla statale era intenso da far tremare il ponte. Con passo incerto per il timore di essere travolto ho imboccato lo stretto “corridoio” delimitato tra il parapetto e la striscia bianca che delimita la carreggiata.

 

Ci saranno stati 70-80 cm tra muro e linea bianca. Un omone dalla birra facile, con il suo pancione, occuperebbe tutto lo spazio e un poco di statale. Appena imboccato sul ponte lo stretto “sentiero asfaltato“, dalla parte opposta e d’innanzi a me, ecco giungere una graziosa ragazza. E’ fuori discussione che io avrei ceduto il passo al gentil sesso, magari facedomi piatto a sardina, perché non sono un “bravo” del tempo di frate Cristoforo del Manzoni e non uccido per avere il diritto di passo. Ecco che sulla statale giunge un “bilico” con il telone rosso ( di quelli simili ne passano forse cento al giorno )  dal “ tirùn de Vila “ . L’autista doveva avere il piede pesante poiché a mio parere andava sugli 80. Dalla parte di Madonna di Tirano sopraggiunge un altro bilico con il telone azzurro a velocità leggermente più moderata e i due mostri ferrosi si incrociano sul ponte. Io e la fanciulla siamo a metà ponte e pronti ad incrociarci, intendo di passo. Sul ponte si è creato una specie di uragano, uno spostamento d’aria tale da spingerci di spalle e di petto mentre dal basso giunge una frescura da sogno per l’acqua del torrente Poschiavino.

 

La ragazza vestiva un leggero vestitino azzurro che lasciava intravedere mezzo polpaccio. Con il turbine d’aria il vestitino della ragazza si è innalzato e rovesciato, così come si rovescia un ombrello sotto una bufera, finendo con il lembo inferiore a metà petto e lasciando vedere le grazie della fanciulla. La ragazza vedendomi di fronte, forse per pudore, si è girata di botto, mostrando l’altro lato della sua grazia. Quella fanciulla poteva ben ringraziare la Madre Natura per il regalino fatto!  E io?  Alla mia età tali dolci visioni portano fibrillazioni ventricolari con frequenza elevata. Però non mi è successo nulla di tutto questo. Ho avuto solo un momento di meditazione e un ricordo della mia beata gioventù.

 

Passati i bilici, il turbine d’aria si è reso meno violento e la graziosa fanciulla si è ricomposta i vestitino e io con un sorriso birichino le ho dato il passo senza struscio, ma con un sorriso di compiacimento. Oltre alle beate visioni, prima di avventuraci a piedi su quel ponte, dove scorre un fiume in piena di macchine, di fumi e di rumori, stiamo attenti, anzi in guardia. Quel ponte dovrebbe, a mio parere, avere una passerella laterale per i pedoni almeno su un lato ( vedi il ponte di Stazzona )  per poter transitare in modo sereno a piedi e, in particolare,  per le mamme con il passeggino. Insomma, i turbini provocati dai camion possono far svolazzare i vestitini  e  provocare involontari Strip –Tease  alle Signore, e sin qui nulla di grave, ma in quello stretto passaggio si può essere “ arrotati “ da camion e che Dio… ce la mandi buona.  

 

Ezio (Méngu)  

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