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Vino, cultura e tradizioni

CRONACA - 17 09 2018 - Ercole Ricci

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/eroico rosso tirano 2018
Foto di Mauro Cusini

Il vino è il nostro migliore ambasciatore perché è un prodotto capace di evocare storie e suscitare emozioni.

Dal 14 al 16 settembre un sottile filo rosso ha percorso la città contadina, svelando l’anima ai suoi visitatori: il vino e le sue tradizioni millenarie, che raccontano uno dei volti più suggestivi di Tirano.

 

La quarta edizione di “Eroico Rosso Sforzato Wine Festival”, il vino bandiera, quello che più di tutti porta il nome della Valtellina nel mondo, è lo Sforzato (o Sfursat) di Valtellina, primo passito rosso secco italiano a potersi fregiare della DOCG, fin dal 2003. Il suo nome deriva dalla pratica di “forzare” ossia prolungare la maturazione dell’uva lasciando appassire i grappoli migliori per alcuni mesi dopo la vendemmia.

L’evento ha proposto, sulla scia di un fortunato canovaccio già apprezzato da centinaia di visitatori, una serie di percorsi che abbracciano la bellezza del paesaggio e che custodiscono, un rapporto privilegiato con la viticoltura di montagna, da taluni definita eroica per gli sforzi che comporta e per i costi da sostenere, ma dagli straordinari risultati.

 

Tirano che si riscopre città slow, rilanciando i prodotti a chilometro zero, le degustazioni che impreziosiscono tour enogastronomici, senza naturalmente distogliere l’attenzione dal prodotto principe, il vino, prezioso testimone di un passato in cui lo stesso rappresentava una delle principali fonti di sostentamento economico di Tirano e della valtellina

 

Dare la possibilità di degustare uno sforzato ,“perla dei vini di della valtellina”, di ammirare un palazzo storico, visitare chiese e museo, fermarsi a contemplare opere di fama internazionale, visitare stretti vicoli di antica memoria che trasmettono l’amore per la storia fatta di fatiche sacrifici dell’arte contadina, passeggiare sui terrazzamenti si confermano un’ottima scelta per la valorizzazione del territorio e dei prodotti che la nostra terra ci dona.

 

Tra le tante iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale, quella svoltasi nei giorni 14 15 e 16 settembre, sicuramente, merita un apprezzamento particolare per due aspetti:

  • per Il contenuto culturale;

  • per quello di creare la socializzazione sulla base della riscoperta di gusti condivisi, di qualità e attribuire importanza presso residenti e turisti, con ricadute positive per il settore vitivinicolo, ma anche per tutto il comparto turistico.

Sono diverse centinaia le persone tra i viaggiatori di tutte le età e provenienze muniti di apposito sacchetto attaccato al collo, contenente un bicchiere, che non si sono fatti mancare la degustazione del vino principe della Valtellina. accompagnandolo con gli ottimi chiscioi preparati dagli appartenenti all'Associazione “Amis del furmentun”.

 

Incuriosito dall’accento di alcune persone intente a degustare il vino, li ho avvicinati e dopo aver appreso il loro luogo di provenienza (Caserta) ho chiesto un loro giudizio di merito sull’evento:

Siamo capitati per caso in questa città e siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla cura e la bellezza dei terrazzamenti dei vigneti, un paesaggio che già di fatto si può considerare un patrimonio dell'umanità. Eccellente la degustazione del vino, dei prodotti tipici e la cordialità della gente che sono una realtà da scoprire. Appena riusciremo a tornare nella bellissima Valtellina, Tirano sarà una tappa obbligatoria”.

 

Gratificante è anche il giudizio espresso da un turista Veneto, giunto a Tirano a bordo del suo camper:

E' la seconda volta che visito questo delizioso paese e devo dire che ad ogni evento arricchisce l'ospitalità'. Eccellente lo sforzato che ho assaggiato. Sono un appassionato di vino e questo vostro prodotto si distingue per la struttura potente, la finezza e l’eleganza straordinaria... la bellezza del paesaggio, dei palazzi storici e dei luoghi di culto. La maestosità del Santuario della Madonna lascia senza respiro, per la ricchezza di stucchi e sculture, e per il suo colossale organo preziosa opera di intaglio... Esperienza fantastica... Un grosso ringraziamento a tutti e arrivederci alla prossima edizione”.


 

Un successo straordinario e ricco di emozioni anche quest’anno. In realtà questa è stata l’edizione che forse più di tutte le altre ha raggiunto un profondo grado di maturità.

Ovviamente tutto è migliorabile. In ogni caso, i commenti positivi dei visitatori che hanno preso parte all’evento dimostrano che il lavoro fatto è stato apprezzato. Auspico quindi che la buona riuscita di questa edizione possa essere considerata come un solco nel quale si possa seminare anche in futuro.

 

Ercole Ricci

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