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VOCI E SPERANZE, IL DESTINO DELLA SCUOLA DI MAZZO

CRONACA - 31 10 2016 -

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Durante l'incontro di venerdì scorso, tenutosi a Mazzo, riguardo il dimensionamento degli Istituti Comprensivi e la futura offerta formativa, si è parlato anche del destino del plesso scolastico di Mazzo, chiuso negli scorsi anni a vantaggio di quello di Tovo a causa di una riduzione tendenziale degli iscritti. Ora, con un loro ritornato aumento, in molti hanno rimesso in discussione questa scelta. Non, però, il Comune di Mazzo, che nel corso di quella serata è stato chiaro, escludendo l'ipotesi, almeno nel breve termine. Sul destino della ex scuola sono circolate diverse ipotesi, una delle quali figurava una sua riapertura nell'ottica di ospitare dei corsi scolastici per immigrati. L'assessore Annalisa Maria Saligari ha tuttavia escluso questa ipotesi, comunicando al nostro giornale che si sta valutando l'ipotesi di ospitare al suo interno un progetto della Cooperativa Ippogrifo. "E' da diversi anni - ha spiegato - che il Comune cerca qualche soggetto disposto a presentare un progetto di riconversione della struttura". Tale progetto si rivolgerebbe ai ragazzi di un'età compresa tra i 18 e i 23 anni e prevederebbe lezioni teoriche all'interno della sede e ore pratiche presso gli artigiani del territorio. Nulla, però, è ancora stato firmato; una decisione in merito è attesa tra novembre e dicembre. Altra questione, invece, riguarda l'adesione del Comune di Mazzo allo Sprar, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati che ha visto Tirano uno dei primi Comuni aderenti. Siccome, allo stato attuale, l'amministrazione non ha spazi per ospitare immigrati, il Comune ha messo in campo due offerte a loro dedicate:
  1. un tirocinio lavorativo presso il Comune
  2. un corso di prima alfabetizzazione.
Riguardo il luogo dove si terranno questi corsi esistono al momento due possibilità. Verosimilmente, per una logica di praticità, dovrebbero essere organizzati a Tirano, anche se l'amministrazione di Mazzo, come confermato da Saligari, al momento non può escludere l'ipotesi che essi possano essere tenuti nel proprio paese. Una decisione in merito, anche in questo caso, è attesa nel breve periodo.
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